La scuola, da sempre chiamata ad assumere una funzione di formazione su tutti i problemi relativi alla salute fisica, psichica e sociale dei suoi allievi, è l’ambiente ideale per osservare i modelli di comportamento dei giovani, per operarne una accurata analisi e prospettare, successivamente, una adeguata sintesi in accordo con i modelli comportamentali suggeriti dal mondo della sanità. Il docente deve essere in grado di rispondere ai bisogni formativi degli studenti dedotti dall'ambiente culturale e dai vissuti personali. Altro compito del docente è quello di favorire lo sviluppo di uno spirito critico che permetta agli allievi di distinguere le vere informazioni da quelle che nascono da divulgazioni di senso comune e che spesso non sono sostenute da concetti scientifici (vedi “diete fai da te”...ecc..). La scuola nel suo progetto educativo deve tenere soprattutto presente tre livelli di intervento per l'educazione alla salute: a) la prevenzione, b) il contenimento del disagio, c) la promozione delle situazioni di benessere. Questo intervento va quindi al di là della educazione sanitaria intesa in senso stretto, che in altri paesi europei è inserita tra le discipline scolastiche, con un suo orario, un suo manuale, un docente deputato: da noi è compito educativo ampio, trasversale a tutte le discipline e affidato a ogni insegnante. Questa impostazione, tuttavia, non comporta che non debbano essere individuati temi specifici, percorsi didattici, attività d'aula intenzionali. I progetti integrati di educazione alla salute, che sono generalmente inseriti nei POF degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, ne sono una valida testimonianza.

Le discipline igienistiche nella formazione dei docenti di scienze naturali

GRAPPASONNI, Iolanda;
2004-01-01

Abstract

La scuola, da sempre chiamata ad assumere una funzione di formazione su tutti i problemi relativi alla salute fisica, psichica e sociale dei suoi allievi, è l’ambiente ideale per osservare i modelli di comportamento dei giovani, per operarne una accurata analisi e prospettare, successivamente, una adeguata sintesi in accordo con i modelli comportamentali suggeriti dal mondo della sanità. Il docente deve essere in grado di rispondere ai bisogni formativi degli studenti dedotti dall'ambiente culturale e dai vissuti personali. Altro compito del docente è quello di favorire lo sviluppo di uno spirito critico che permetta agli allievi di distinguere le vere informazioni da quelle che nascono da divulgazioni di senso comune e che spesso non sono sostenute da concetti scientifici (vedi “diete fai da te”...ecc..). La scuola nel suo progetto educativo deve tenere soprattutto presente tre livelli di intervento per l'educazione alla salute: a) la prevenzione, b) il contenimento del disagio, c) la promozione delle situazioni di benessere. Questo intervento va quindi al di là della educazione sanitaria intesa in senso stretto, che in altri paesi europei è inserita tra le discipline scolastiche, con un suo orario, un suo manuale, un docente deputato: da noi è compito educativo ampio, trasversale a tutte le discipline e affidato a ogni insegnante. Questa impostazione, tuttavia, non comporta che non debbano essere individuati temi specifici, percorsi didattici, attività d'aula intenzionali. I progetti integrati di educazione alla salute, che sono generalmente inseriti nei POF degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, ne sono una valida testimonianza.
2004
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