Il 14 settembre 1997 ha avuto inizio una sequenza sismica che ha interessato l'appennino umbro-marchigiano che è sfociata nei forti terremoti del 26/09 e del 14/10 1997. L'analisi sismologica della sequenza di Colfiorito ha permesso di individuare una profondità epicentrale di circa 10-12km. Indagini geologiche e geomorfologiche sul territorio coinvolto dalla sequenza sismica hanno permesso di verificare che i fenomeni legati all'azione della gravità hanno rappresentato la percentuale maggiore di ricorrenza tra le manifestazioni di superficie legate alla crisi simica. In particolare all'interno di tali fenomenologie, il 67% è rappresentato da fenomeni di crollo ed il restante 33% da altre tipologie gravitative.
Risanamento di dissesti franosi: il caso della S.S. Camerino-Serravalle di Chienti
FARABOLLINI, Piero
2003-01-01
Abstract
Il 14 settembre 1997 ha avuto inizio una sequenza sismica che ha interessato l'appennino umbro-marchigiano che è sfociata nei forti terremoti del 26/09 e del 14/10 1997. L'analisi sismologica della sequenza di Colfiorito ha permesso di individuare una profondità epicentrale di circa 10-12km. Indagini geologiche e geomorfologiche sul territorio coinvolto dalla sequenza sismica hanno permesso di verificare che i fenomeni legati all'azione della gravità hanno rappresentato la percentuale maggiore di ricorrenza tra le manifestazioni di superficie legate alla crisi simica. In particolare all'interno di tali fenomenologie, il 67% è rappresentato da fenomeni di crollo ed il restante 33% da altre tipologie gravitative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.