Le prime notizie sulla presenza di erbari a Camerino risalgono al 1600 circa. Il riferimento più antico è quello relativo ad un erbario datato fine XVI - inizio XVII secolo, già descritto da Alberico Benedicenti, farmacologo italiano di grande fama e docente nelle Università di Cagliari, Camerino, Messina e Genova. Un’altra testimonianza è rappresentata da un libro-erbario anonimo attribuibile alla seconda metà del ‘700 e contenente 155 piante. Si tratta di un libro rilegato a mano, in discreto stato di conservazione, rivestito da una copertina rigida di carta pecora, con scritto, sulla costola, “Erbario naturale”. Le piante sono fissate con listarelle di carta e colla di farina. Sui fogli di carta lavorata a mano del tipo “velino vergato”, prodotta dalle cartiere di Fabriano, con impresso, nel mezzo, uno stemma filigranato non è indicata la località di raccolta perché, probabilmente, fungeva da “guida” per la determinazione; tra le piante presenti Polium montanum (Teucrium polium), Gallium luteum (Galium verum), Digitalis minor (Digitalis micrantha).

Le collezioni botaniche

BALLELLI, Sandro;CARIMINI, Laura;DELL'UOMO, Antonio;LUCARINI, Domenico;TACCHI, Roberta;
2008-01-01

Abstract

Le prime notizie sulla presenza di erbari a Camerino risalgono al 1600 circa. Il riferimento più antico è quello relativo ad un erbario datato fine XVI - inizio XVII secolo, già descritto da Alberico Benedicenti, farmacologo italiano di grande fama e docente nelle Università di Cagliari, Camerino, Messina e Genova. Un’altra testimonianza è rappresentata da un libro-erbario anonimo attribuibile alla seconda metà del ‘700 e contenente 155 piante. Si tratta di un libro rilegato a mano, in discreto stato di conservazione, rivestito da una copertina rigida di carta pecora, con scritto, sulla costola, “Erbario naturale”. Le piante sono fissate con listarelle di carta e colla di farina. Sui fogli di carta lavorata a mano del tipo “velino vergato”, prodotta dalle cartiere di Fabriano, con impresso, nel mezzo, uno stemma filigranato non è indicata la località di raccolta perché, probabilmente, fungeva da “guida” per la determinazione; tra le piante presenti Polium montanum (Teucrium polium), Gallium luteum (Galium verum), Digitalis minor (Digitalis micrantha).
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