Il saggio restituisce, nel quadro storico-evolutivo della fantascienza letteraria che si estendono da Wells a Gibson, le immaginarie figurazioni della dimensione urbana del futuro e le modalità con le quali sono state comunicate. Dalla megalopoli soggetta a rigide regole e dettami imposti dalla “città macchina” a quella caotica del cyberspazio, nella quale lo sviluppo urbano è di tipo organico. Attraverso il confronto tra i modelli di sviluppo urbano, altamente disciplinati e ordinati che l’Utopia classica propone per una società “perfetta”, e le interpretazioni distopiche che ne fa la fantascienza, emerge come i contesti ambientali figurino da veri e propri modelli di analisi critica verso il progresso scientifico e tecnologico, ma anche verso la società.
Le figurazioni urbane nella fantascienza letteraria
OPPEDISANO, Federico Orfeo
2006-01-01
Abstract
Il saggio restituisce, nel quadro storico-evolutivo della fantascienza letteraria che si estendono da Wells a Gibson, le immaginarie figurazioni della dimensione urbana del futuro e le modalità con le quali sono state comunicate. Dalla megalopoli soggetta a rigide regole e dettami imposti dalla “città macchina” a quella caotica del cyberspazio, nella quale lo sviluppo urbano è di tipo organico. Attraverso il confronto tra i modelli di sviluppo urbano, altamente disciplinati e ordinati che l’Utopia classica propone per una società “perfetta”, e le interpretazioni distopiche che ne fa la fantascienza, emerge come i contesti ambientali figurino da veri e propri modelli di analisi critica verso il progresso scientifico e tecnologico, ma anche verso la società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.