Questo nuovo numero de La Fionda affronta uno dei nodi più drammatici e irrisolti del nostro tempo: il conflitto israelo-palestinese. Occupazione, annessione, genocidio, fanatismo, militarizzazione, mire espansionistiche e ossessioni securitarie: parole che restituiscono l’immagine di una realtà di guerra e miseria estreme, oggi tragicamente riaccesa. Ma La terra promiscua – titolo di questo numero – allarga lo sguardo agli scenari più ampi del Medio Oriente, che costituiscono il cuore della prima sezione. Si analizzano qui le dinamiche geopolitiche, geoeconomiche, culturali e religiose che stanno ridisegnando equilibri e alleanze, insieme alle prospettive – sempre più lontane – di una convivenza pacifica. In questo quadro, un’attenzione particolare è riservata all’Italia: quale rapporto è possibile ricostruire con il Medio Oriente? Si può recuperare il meglio della tradizione di politica estera della Prima Repubblica, segnata da apertura e dialogo con il mondo arabo? Sono le domande al centro della sezione conclusiva, dedicata al ruolo che l’Italia può e deve giocare nel nome dell’alternativa mediterranea e del multipolarismo, nel solco di una tradizione di amicizia e cooperazione con il mondo arabo. Il cuore del numero è naturalmente dedicato a Israele e Palestina, con contributi che attraversano la storia, la cronaca, la denuncia, l’analisi critica e la testimonianza personale, fino a indagare l’impatto a livello di discorsi pubblici e di immaginario. Uno sguardo che scava nella profondità dei processi storico-culturali e abbraccia la pluralità dei punti di vista su un angolo di mondo che racchiude, nel suo dramma, il senso di tutto. Accanto a tutto questo, una sezione riflette su ciò che resta della politica e del diritto internazionale dopo i fatti di Gaza, interrogando il presente da una prospettiva proiettata sui destini del mondo.
Ebraismo, antisemitismo, unicità
Francescomaria Tedesco
2025-01-01
Abstract
Questo nuovo numero de La Fionda affronta uno dei nodi più drammatici e irrisolti del nostro tempo: il conflitto israelo-palestinese. Occupazione, annessione, genocidio, fanatismo, militarizzazione, mire espansionistiche e ossessioni securitarie: parole che restituiscono l’immagine di una realtà di guerra e miseria estreme, oggi tragicamente riaccesa. Ma La terra promiscua – titolo di questo numero – allarga lo sguardo agli scenari più ampi del Medio Oriente, che costituiscono il cuore della prima sezione. Si analizzano qui le dinamiche geopolitiche, geoeconomiche, culturali e religiose che stanno ridisegnando equilibri e alleanze, insieme alle prospettive – sempre più lontane – di una convivenza pacifica. In questo quadro, un’attenzione particolare è riservata all’Italia: quale rapporto è possibile ricostruire con il Medio Oriente? Si può recuperare il meglio della tradizione di politica estera della Prima Repubblica, segnata da apertura e dialogo con il mondo arabo? Sono le domande al centro della sezione conclusiva, dedicata al ruolo che l’Italia può e deve giocare nel nome dell’alternativa mediterranea e del multipolarismo, nel solco di una tradizione di amicizia e cooperazione con il mondo arabo. Il cuore del numero è naturalmente dedicato a Israele e Palestina, con contributi che attraversano la storia, la cronaca, la denuncia, l’analisi critica e la testimonianza personale, fino a indagare l’impatto a livello di discorsi pubblici e di immaginario. Uno sguardo che scava nella profondità dei processi storico-culturali e abbraccia la pluralità dei punti di vista su un angolo di mondo che racchiude, nel suo dramma, il senso di tutto. Accanto a tutto questo, una sezione riflette su ciò che resta della politica e del diritto internazionale dopo i fatti di Gaza, interrogando il presente da una prospettiva proiettata sui destini del mondo.| File | Dimensione | Formato | |
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Tedesco, Ebraismo, antisemitismo, unicità, in La Fionda, 2-2025.pdf
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