Attraversiamo un particolare momento storico, in cui eventi trasformativi dell’ambiente naturale e urbano e dinamiche sociali ed economiche si susseguono e si intrecciano introducendo a complessità non facilmente riducibili e, talora, a responsabilità non sempre derubricabili. Le università e, più in generale, tutti i centri di ricerca scientifica, nel loro ruolo di terza missione, tentano di costruire percorsi di supporto ai processi decisionali di governo per mitigare e, quando possibile, annullare le tensioni ecologiche e sociali che gravano sugli assetti urbani e territoriali e sulle comunità interessate. La loro lettura presuppone un’interpretazione interdisciplinare che è anche generatrice di visioni innovative, olistiche e sistemiche, capaci di cogliere il senso e di tradurre in attività progettuali concrete le diverse strategie ormai ampiamente condivise in ambito europeo : dalla mitigazione e, comunque, la riduzione dei rischi che possono discendere dai cambiamenti climatici in atto alla riconciliazione tra le azioni per la tutela della biodiversità e quelle per l’accrescimento della qualità della vita e la sicurezza di tutti gli abitanti del pianeta. In questo senso, il dottorato in Sustainable Urban Planning, Cultural Heritage, Built Environment intende fare la sua parte formando ricercatori in grado di leggere la contemporaneità e di mettere in atto nuovi approcci progettuali alla transizione verso la sostenibilità. Questo instant book offre, dunque, una panoramica dei percorsi di ricerca intrapresi dai dottorandi, favorendo un dialogo proficuo con altri contributi magistrali provenienti dall’esterno. Ne emerge un quadro molto nitido delle tematiche affrontate e dei relativi avanzamenti compiuti, in cui ogni ricercatore illustra, con rigore, i risultati ottenuti, talvolta prospettando possibili sviluppi futuri. A questo punto, è opportuno non solo riassumere i temi affrontati, in modo diligente, nei percorsi di ricerca dei nostri dottorandi ma si ritiene utile anche mettere in luce come gli stessi approcci, già sviluppati, aprano a nuovi orizzonti di ricerca, ancora non chiari e circoscritti, ma sicuramente non trascurabili. È la grande sfida della ricerca cui non possiamo e non vogliamo sottrarci, anche quando non siamo certi dove ci condurrà esattamente il percorso intrapreso. L’antico metodo euristico è sempre sullo sfondo e può essere ancora un riferimento nell’avvicinarci alla ricerca purché lo convalidiamo con il monitoraggio e la valutazione degli esiti della ricerca. In questo senso, ho affiancato ai temi già affrontati dai giovani ricercatori, alcune prime prospettive su cui penso possa essere utile continuare a lavorare.

Note conclusive

Sargolini M.
2025-01-01

Abstract

Attraversiamo un particolare momento storico, in cui eventi trasformativi dell’ambiente naturale e urbano e dinamiche sociali ed economiche si susseguono e si intrecciano introducendo a complessità non facilmente riducibili e, talora, a responsabilità non sempre derubricabili. Le università e, più in generale, tutti i centri di ricerca scientifica, nel loro ruolo di terza missione, tentano di costruire percorsi di supporto ai processi decisionali di governo per mitigare e, quando possibile, annullare le tensioni ecologiche e sociali che gravano sugli assetti urbani e territoriali e sulle comunità interessate. La loro lettura presuppone un’interpretazione interdisciplinare che è anche generatrice di visioni innovative, olistiche e sistemiche, capaci di cogliere il senso e di tradurre in attività progettuali concrete le diverse strategie ormai ampiamente condivise in ambito europeo : dalla mitigazione e, comunque, la riduzione dei rischi che possono discendere dai cambiamenti climatici in atto alla riconciliazione tra le azioni per la tutela della biodiversità e quelle per l’accrescimento della qualità della vita e la sicurezza di tutti gli abitanti del pianeta. In questo senso, il dottorato in Sustainable Urban Planning, Cultural Heritage, Built Environment intende fare la sua parte formando ricercatori in grado di leggere la contemporaneità e di mettere in atto nuovi approcci progettuali alla transizione verso la sostenibilità. Questo instant book offre, dunque, una panoramica dei percorsi di ricerca intrapresi dai dottorandi, favorendo un dialogo proficuo con altri contributi magistrali provenienti dall’esterno. Ne emerge un quadro molto nitido delle tematiche affrontate e dei relativi avanzamenti compiuti, in cui ogni ricercatore illustra, con rigore, i risultati ottenuti, talvolta prospettando possibili sviluppi futuri. A questo punto, è opportuno non solo riassumere i temi affrontati, in modo diligente, nei percorsi di ricerca dei nostri dottorandi ma si ritiene utile anche mettere in luce come gli stessi approcci, già sviluppati, aprano a nuovi orizzonti di ricerca, ancora non chiari e circoscritti, ma sicuramente non trascurabili. È la grande sfida della ricerca cui non possiamo e non vogliamo sottrarci, anche quando non siamo certi dove ci condurrà esattamente il percorso intrapreso. L’antico metodo euristico è sempre sullo sfondo e può essere ancora un riferimento nell’avvicinarci alla ricerca purché lo convalidiamo con il monitoraggio e la valutazione degli esiti della ricerca. In questo senso, ho affiancato ai temi già affrontati dai giovani ricercatori, alcune prime prospettive su cui penso possa essere utile continuare a lavorare.
2025
269
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