Le attività di progetto del partner UNICAM si sono realizzate prevalentemente nell'ambito dell'Azione 2, sottoazione 2.2: "monitoraggio dell'ambiente in situazioni di ante e post intervento in condizioni diversificate e comparazione con le pratiche in uso oggi". Nello specifico, esse hanno riguardato il biomonitoraggio (pre-trattamento e post-trattamento) degli eventuali impatti derivanti dall'applicazione del fitofarmaco Spintor Fly effettuato con metodo tradizionale dal basso mediante pompa Casotti sulla biodiversità dell'agro-ecosistema oliveto (con particolare riferimento agli organismi “non bersaglio” del suolo) rispetto al trattamento innovativo effettuato dall'alto mediante drone (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto, S.A.P.R.). Questa seconda tipologia di trattamento consentirebbe di ridurre l'eventuale compattamento del suolo prodotto dai ripetuti passaggi della trattrice, risultando in un minor impatto sulla biodiversità del suolo. Per misurare l'impatto è stato applicato l'Indice di Qualità Biologica Suolo-artropodi, (QBS-ar). Inoltre, sono stati raccolti dei campioni di suolo per i test ecotossicologici (Test di avoidance con i lombrichi, Norma ISO 17512-1:2008)[15] da condurre in laboratorio e sono stati effettuati dei test in situ sulla attività funzionale degli organismi del suolo (Bait Lamina Test, BLTs, Norma ISO 18311:2016)[16]. Le descritte attività di biomonitoraggio, condotte per valutare il potenziale impatto prodotto sulla biodiversità “non bersaglio” dall'applicazione del fitofarmaco Spintor Fly nell'oliveto mediante l'utilizzo di droni, sono in linea con l'obiettivo primario del progetto SFIDA: ridurre gli impatti ambientali dei sistemi produttivi mediante uso di tecniche di Agricoltura di Precisione (AdP)[17, 18]. In particolare, la scelta di organismi modello del suolo (artropodi e lombrichi) come bioindicatori risponde alle indicazioni dei sopracitati Regolamenti Europei nel tutelare la biodiversità “non bersaglio” e, nel contempo, individuare le misure necessarie per ridurre quanto più possibile la contaminazione dell'ambiente.

Valutazione dell'impatto dei fitofarmaci sugli organismi "non bersaglio” del suolo in oliveto: Applicazioni nel progetto SFIDA

Aldo D'Alessandro
Primo
;
Martina Coletta
Secondo
;
Mario Marconi;Antonietta La Terza
Ultimo
2024-01-01

Abstract

Le attività di progetto del partner UNICAM si sono realizzate prevalentemente nell'ambito dell'Azione 2, sottoazione 2.2: "monitoraggio dell'ambiente in situazioni di ante e post intervento in condizioni diversificate e comparazione con le pratiche in uso oggi". Nello specifico, esse hanno riguardato il biomonitoraggio (pre-trattamento e post-trattamento) degli eventuali impatti derivanti dall'applicazione del fitofarmaco Spintor Fly effettuato con metodo tradizionale dal basso mediante pompa Casotti sulla biodiversità dell'agro-ecosistema oliveto (con particolare riferimento agli organismi “non bersaglio” del suolo) rispetto al trattamento innovativo effettuato dall'alto mediante drone (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto, S.A.P.R.). Questa seconda tipologia di trattamento consentirebbe di ridurre l'eventuale compattamento del suolo prodotto dai ripetuti passaggi della trattrice, risultando in un minor impatto sulla biodiversità del suolo. Per misurare l'impatto è stato applicato l'Indice di Qualità Biologica Suolo-artropodi, (QBS-ar). Inoltre, sono stati raccolti dei campioni di suolo per i test ecotossicologici (Test di avoidance con i lombrichi, Norma ISO 17512-1:2008)[15] da condurre in laboratorio e sono stati effettuati dei test in situ sulla attività funzionale degli organismi del suolo (Bait Lamina Test, BLTs, Norma ISO 18311:2016)[16]. Le descritte attività di biomonitoraggio, condotte per valutare il potenziale impatto prodotto sulla biodiversità “non bersaglio” dall'applicazione del fitofarmaco Spintor Fly nell'oliveto mediante l'utilizzo di droni, sono in linea con l'obiettivo primario del progetto SFIDA: ridurre gli impatti ambientali dei sistemi produttivi mediante uso di tecniche di Agricoltura di Precisione (AdP)[17, 18]. In particolare, la scelta di organismi modello del suolo (artropodi e lombrichi) come bioindicatori risponde alle indicazioni dei sopracitati Regolamenti Europei nel tutelare la biodiversità “non bersaglio” e, nel contempo, individuare le misure necessarie per ridurre quanto più possibile la contaminazione dell'ambiente.
2024
979-12-210-5424-8
268
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