Nel quadro economico produttivo dell’Italia tra Otto e Novecento, Ascoli è un caso di interesse, caratterizzato da una consistente crescita del settore industriale, nel XX secolo a cui fa seguito, come in molte altre aree inserite nei benefici per la Cassa del Mezzogiorno, un inesorabile declino, con difficoltà ad attuare una efficace politica di riconversione. La conoscenza storica della struttura produttiva ha consentito di rilevare la presenza di una prima rete di unità produttive diffuse, caratterizzata da un alto grado d’integrazione con la città, seguita da una concentrazione delle attività nella zona cosiddetta “industriale” posta lungo la vallata del fiume Tronto, nella direzione est-ovest che si protende verso il mare Adriatico, tanto da collocare Ascoli, secondo i principi dell’urbanistica moderna, fra le città lineari il cui capo è rappresentato dal suo centro storico. Il contributo s’incentra, in particolare sulle vicende dell’ex Carbon, un impianto industriale che occupa una superficie di ben 30 ettari a ridosso del centro. Su quell’area è scritta la storia di una intera città. La fabbrica ascolana ha iniziato la sua attività nei primi anni del secolo scorso. Consistenti investimenti tecnologici degli anni ’70 hanno condotto ad elevati livelli di produzione, creando le condizioni per i successi di fatturato e occupazionali degli anni ’80. Alla metà degli anni ’90 è iniziato il lento e inesorabile declino dell’insediamento e dei suoi livelli occupazionali. Nel frattempo, si sono presentati, in tutta la loro evidenza, i gravi problemi di natura ambientale relativi ai molteplici livelli d’inquinamento prodotti dagli scarti delle lavorazioni. La chiusura definitiva dello stabilimento è avvenuta nel 2007 e da quel momento si è acceso un intenso dibattito, molti programmi sono stati sviluppati, senza riuscire ad incidere sulla trasformazione dell’area e sul suo risanamento. La grande area ex Carbon è ancora in attesa di assumere un ruolo strategico nell’ambito delle politiche urbane della città di Ascoli Piceno.
Processi di trasformazioni dell’area ex “Carbon” ad Ascoli Piceno. La stagione dell’industrializzazione, il declino, la riconversione
Enrica Petrucci
2024-01-01
Abstract
Nel quadro economico produttivo dell’Italia tra Otto e Novecento, Ascoli è un caso di interesse, caratterizzato da una consistente crescita del settore industriale, nel XX secolo a cui fa seguito, come in molte altre aree inserite nei benefici per la Cassa del Mezzogiorno, un inesorabile declino, con difficoltà ad attuare una efficace politica di riconversione. La conoscenza storica della struttura produttiva ha consentito di rilevare la presenza di una prima rete di unità produttive diffuse, caratterizzata da un alto grado d’integrazione con la città, seguita da una concentrazione delle attività nella zona cosiddetta “industriale” posta lungo la vallata del fiume Tronto, nella direzione est-ovest che si protende verso il mare Adriatico, tanto da collocare Ascoli, secondo i principi dell’urbanistica moderna, fra le città lineari il cui capo è rappresentato dal suo centro storico. Il contributo s’incentra, in particolare sulle vicende dell’ex Carbon, un impianto industriale che occupa una superficie di ben 30 ettari a ridosso del centro. Su quell’area è scritta la storia di una intera città. La fabbrica ascolana ha iniziato la sua attività nei primi anni del secolo scorso. Consistenti investimenti tecnologici degli anni ’70 hanno condotto ad elevati livelli di produzione, creando le condizioni per i successi di fatturato e occupazionali degli anni ’80. Alla metà degli anni ’90 è iniziato il lento e inesorabile declino dell’insediamento e dei suoi livelli occupazionali. Nel frattempo, si sono presentati, in tutta la loro evidenza, i gravi problemi di natura ambientale relativi ai molteplici livelli d’inquinamento prodotti dagli scarti delle lavorazioni. La chiusura definitiva dello stabilimento è avvenuta nel 2007 e da quel momento si è acceso un intenso dibattito, molti programmi sono stati sviluppati, senza riuscire ad incidere sulla trasformazione dell’area e sul suo risanamento. La grande area ex Carbon è ancora in attesa di assumere un ruolo strategico nell’ambito delle politiche urbane della città di Ascoli Piceno.| File | Dimensione | Formato | |
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