Il contributo sviluppa una riflessione sull’opportunità di sostituire elementi lapidei decorati, in stato di avanzato degrado, con una copia (identica all’originale o distinguibile dall’originale), non solo per motivi estetici ma anche perché rappresentano una componente essenziale dell’insieme strutturale dell’edificio. Viene presentato il caso del loggiato di Palazzo Ducale di Camerino, sottoposto dopo gli eventi sismici che hanno colpito le zone centrali delle Marche nel 2016, ad un intervento di restauro con miglioramento strutturale. È stata avviata un’approfondita campagna diagnostica, imprescindibile presupposto alla progettazione dell’impegnativo restauro. Per ovviare all’instabilità e ai fuori piombo di alcune colonne del loggiato quattrocentesco, la soluzione che viene prospettata è quella di inserire particolari presidi strutturali all’interno dei capitelli corinzi, sostituendo anche tutte le parti ammalorate del fusto e del basamento delle colonne in arenaria. Ci s’interroga sulla necessità di una diffusa sostituzione della materia, in relazione alle riflessioni teoriche che sono state sviluppate nel corso del XX secolo, per valutare se possa persistere nella copia un valore di autenticità o si debba parlare di una operazione di falsificazione della storia del monumento e del suo aspetto esteriore.
Falso storico o Falso estetico? La sostituzione dei materiali lapidei degradati nel loggiato di Palazzo Ducale a Camerino
Enrica Petrucci
;Michele Morici;Diana Lapucci
2024-01-01
Abstract
Il contributo sviluppa una riflessione sull’opportunità di sostituire elementi lapidei decorati, in stato di avanzato degrado, con una copia (identica all’originale o distinguibile dall’originale), non solo per motivi estetici ma anche perché rappresentano una componente essenziale dell’insieme strutturale dell’edificio. Viene presentato il caso del loggiato di Palazzo Ducale di Camerino, sottoposto dopo gli eventi sismici che hanno colpito le zone centrali delle Marche nel 2016, ad un intervento di restauro con miglioramento strutturale. È stata avviata un’approfondita campagna diagnostica, imprescindibile presupposto alla progettazione dell’impegnativo restauro. Per ovviare all’instabilità e ai fuori piombo di alcune colonne del loggiato quattrocentesco, la soluzione che viene prospettata è quella di inserire particolari presidi strutturali all’interno dei capitelli corinzi, sostituendo anche tutte le parti ammalorate del fusto e del basamento delle colonne in arenaria. Ci s’interroga sulla necessità di una diffusa sostituzione della materia, in relazione alle riflessioni teoriche che sono state sviluppate nel corso del XX secolo, per valutare se possa persistere nella copia un valore di autenticità o si debba parlare di una operazione di falsificazione della storia del monumento e del suo aspetto esteriore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.