I reati finanziari sono usualmente intesi come quei comportamenti antigiuridici che ledono un bene diverso (e più ampio) rispetto agli interessi economici del singolo individuo: il mercato. Questo aspetto attribuisce a tali reati una particolare rilevanza nella prospettiva storica ed economica sebbene la storiografia giuridica si sia soffermata raramente sullo studio della tematica con riferimento alla formazione e allo sviluppo di un settore specifico e nuovo del diritto penale. Lo scarso interesse sul tema da parte della pubblicistica italiana si può probabilmente spiegare con la mancanza di percezione della gravità degli illeciti compiuti in ambito commerciale, spesso ridimensionati a meri illeciti di natura civile. La nostra ricerca si propone, in particolare, di ricostruire le fasi che hanno portato inizialmente in Inghilterra (e poi anche negli Stati Uniti) alla definizione e alla tutela di uno specifico bene giuridico – il mercato ed il connesso ordine economico – differente rispetto alla sola tutela del patrimonio individuale. Al fine di ripercorrere tale evoluzione, occorre prendere le mosse dalla fine dell’Ottocento, epoca in cui in Europa – e in particolare nel Regno Unito – si assisteva ad una politica pubblica di tipo infrastrutturale, sociale ed occupazionale in grado di determinare una grande influenza sulle condizioni economiche di produzione e di distribuzione della ricchezza. Il passaggio dallo Stato “monoclasse” a quello “pluriclasse”, formatosi a seguito dell’allargamento del suffragio tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, produsse una forte ed accentuata moltiplicazione degli interessi pubblici, con conseguente graduale dilatazione dei compiti dello Stato, chiamato a rappresentare e tutelare tali nuovi interessi.
Alle origini dei reati finanziari. Diritto e mercato nell'Inghilterra vittoriana
Torini Alberto
2022-01-01
Abstract
I reati finanziari sono usualmente intesi come quei comportamenti antigiuridici che ledono un bene diverso (e più ampio) rispetto agli interessi economici del singolo individuo: il mercato. Questo aspetto attribuisce a tali reati una particolare rilevanza nella prospettiva storica ed economica sebbene la storiografia giuridica si sia soffermata raramente sullo studio della tematica con riferimento alla formazione e allo sviluppo di un settore specifico e nuovo del diritto penale. Lo scarso interesse sul tema da parte della pubblicistica italiana si può probabilmente spiegare con la mancanza di percezione della gravità degli illeciti compiuti in ambito commerciale, spesso ridimensionati a meri illeciti di natura civile. La nostra ricerca si propone, in particolare, di ricostruire le fasi che hanno portato inizialmente in Inghilterra (e poi anche negli Stati Uniti) alla definizione e alla tutela di uno specifico bene giuridico – il mercato ed il connesso ordine economico – differente rispetto alla sola tutela del patrimonio individuale. Al fine di ripercorrere tale evoluzione, occorre prendere le mosse dalla fine dell’Ottocento, epoca in cui in Europa – e in particolare nel Regno Unito – si assisteva ad una politica pubblica di tipo infrastrutturale, sociale ed occupazionale in grado di determinare una grande influenza sulle condizioni economiche di produzione e di distribuzione della ricchezza. Il passaggio dallo Stato “monoclasse” a quello “pluriclasse”, formatosi a seguito dell’allargamento del suffragio tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, produsse una forte ed accentuata moltiplicazione degli interessi pubblici, con conseguente graduale dilatazione dei compiti dello Stato, chiamato a rappresentare e tutelare tali nuovi interessi.File | Dimensione | Formato | |
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