Il testo riflette sull'ipotesi e su quali siano i presupposti in base ai quali uno strumento urbanistico può considerarsi patrimonio di una disciplina, di un sapere e di una tecnica che si è evoluta nel tempo. In tale ottica si avanza l'ipotesi, a pieno titolo, del valore patrimoniale dei piani elaborati per le città italiane di fondazione progettate tra le due guerre. In queste ipotesi per la «città nuova», architettura, urbanistica e paesaggio sono interpretati in maniera differente rispetto alla pratica dominante, restituendoci l’alto livello culturale di una comunità di professionisti alle prese con uno stile di vita completamente nuovo, che, come sostiene Muntoni, aveva capovolto "il meccanismo economico dell’urbanistica borghese".
Ipotesi per un giacimento culturale di piani urbanistici
Elio TrusianiPrimo
2023-01-01
Abstract
Il testo riflette sull'ipotesi e su quali siano i presupposti in base ai quali uno strumento urbanistico può considerarsi patrimonio di una disciplina, di un sapere e di una tecnica che si è evoluta nel tempo. In tale ottica si avanza l'ipotesi, a pieno titolo, del valore patrimoniale dei piani elaborati per le città italiane di fondazione progettate tra le due guerre. In queste ipotesi per la «città nuova», architettura, urbanistica e paesaggio sono interpretati in maniera differente rispetto alla pratica dominante, restituendoci l’alto livello culturale di una comunità di professionisti alle prese con uno stile di vita completamente nuovo, che, come sostiene Muntoni, aveva capovolto "il meccanismo economico dell’urbanistica borghese".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.