Il divario tra il grande pubblico e la scienza è sempre più radicato e tangibile, conseguenza di una serie di fattori, tra cui l’uso dei mezzi di comunicazione di massa e di social media che forniscono informazioni semplici, immediate e alla portata di tutti, ma spesso superficiali, improprie e, a volte, errate. Questo fenomeno oltre a facilitare la diffusione di notizie non corrette determina un divario sempre più ampio tra il cittadino e lo scienziato. In questo contesto particolare importanza viene assunta dal ricercatore nel ruolo di divulgatore, che non dovrebbe essere limitato agli ambienti strettamente accademici, ma ampliato e rivolto al grande pubblico al fine di formarlo ed informarlo nel modo corretto. Gli scienziati dovrebbero essere gli attori di uno spettacolo contemporaneo e permanente che va sotto il nome di Citizen science: la scienza “rivolta ai” ed “inclusiva dei” cittadini. La divulgazione scientifica può contribuire a far aumentare la fiducia nei confronti della scienza e rendere la comunicazione tra scienziati e società bilaterale ed inclusiva, attraverso l’utilizzo di linguaggi e strumenti idonei per ciascuna fascia di età. Avvicinare l’uomo alla scienza fin da bambino lo rende un futuro cittadino consapevole e partecipativo, e contribuisce a sviluppare il suo spirito critico. Questo contributo sarà incentrato sull’importanza della divulgazione scientifica e del concetto dell’utilità sociale della ricerca e presenterà un programma di sensibilizzazione e formazione rivolto sia agli stakeholders che al grande pubblico. Una platea costituita da bambini, ragazzi e adulti ai quali sono state proposte tematiche legate al concetto di biodiversità, di salvaguardia dell’ambiente e dello studio del benessere animale, disegnando percorsi educativi differenziati ed utilizzando strumenti (seminari, attività sperimentali o ludiche) e linguaggi adeguati alla fascia di età coinvolta.
Citizen science: informare e formare cittadini consapevoli e sostenibili attraverso una corretta divulgazione scientifica
Paola Scocco;Sara Moscatelli;
2023-01-01
Abstract
Il divario tra il grande pubblico e la scienza è sempre più radicato e tangibile, conseguenza di una serie di fattori, tra cui l’uso dei mezzi di comunicazione di massa e di social media che forniscono informazioni semplici, immediate e alla portata di tutti, ma spesso superficiali, improprie e, a volte, errate. Questo fenomeno oltre a facilitare la diffusione di notizie non corrette determina un divario sempre più ampio tra il cittadino e lo scienziato. In questo contesto particolare importanza viene assunta dal ricercatore nel ruolo di divulgatore, che non dovrebbe essere limitato agli ambienti strettamente accademici, ma ampliato e rivolto al grande pubblico al fine di formarlo ed informarlo nel modo corretto. Gli scienziati dovrebbero essere gli attori di uno spettacolo contemporaneo e permanente che va sotto il nome di Citizen science: la scienza “rivolta ai” ed “inclusiva dei” cittadini. La divulgazione scientifica può contribuire a far aumentare la fiducia nei confronti della scienza e rendere la comunicazione tra scienziati e società bilaterale ed inclusiva, attraverso l’utilizzo di linguaggi e strumenti idonei per ciascuna fascia di età. Avvicinare l’uomo alla scienza fin da bambino lo rende un futuro cittadino consapevole e partecipativo, e contribuisce a sviluppare il suo spirito critico. Questo contributo sarà incentrato sull’importanza della divulgazione scientifica e del concetto dell’utilità sociale della ricerca e presenterà un programma di sensibilizzazione e formazione rivolto sia agli stakeholders che al grande pubblico. Una platea costituita da bambini, ragazzi e adulti ai quali sono state proposte tematiche legate al concetto di biodiversità, di salvaguardia dell’ambiente e dello studio del benessere animale, disegnando percorsi educativi differenziati ed utilizzando strumenti (seminari, attività sperimentali o ludiche) e linguaggi adeguati alla fascia di età coinvolta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.