I terremoti che hanno colpito il Centro Italia hanno messo in evidenza la fragilità di comunità, imprese e istituzioni delle aree interne, largamente impreparate a far fronte a situazioni di emergenza. L'UNDRR ribadisce due fattori-chiave su cui fare leva nel processo di ricostruzione: i) preparare individui, comunità e organizzazioni economiche e sociali a fronteggiare i disastri naturali ed i rischi ad essi associati mediante misure idonee a ridurne l’impatto; ii) intervenire dopo i disastri per ricostruire meglio, cogliendo la ricostruzione come occasione per mitigare le conseguenze di eventuali futuri disastri, attraverso il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione, promuovendo democrazia e cittadinanza attiva nei territori colpiti. Per realizzare azioni di questo tipo, è necessario attivare efficaci processi di diffusione sociale delle conoscenze tra tutti i soggetti che a vario modo vivono, lavorano, amministrano il territorio. In altri termini, si tratta di creare le condizioni per diffondere la cultura del rischio, incardinandola nei sistemi produttivi, nelle politiche di governo del territorio, nella ricerca e nei comportamenti dei cittadini, al fine di rafforzare la loro capacità di prepararsi alle situazioni di emergenza e di rispondere efficacemente alle crisi. A questo scopo, occorre diffondere nei sistemi locali la capacità di fare innovazione con le risorse del territorio.

La diffusione sociale delle conoscenze per l'innovazione, lo sviluppo e la resilienza dei territori

Ilenia Pierantoni;
2022-01-01

Abstract

I terremoti che hanno colpito il Centro Italia hanno messo in evidenza la fragilità di comunità, imprese e istituzioni delle aree interne, largamente impreparate a far fronte a situazioni di emergenza. L'UNDRR ribadisce due fattori-chiave su cui fare leva nel processo di ricostruzione: i) preparare individui, comunità e organizzazioni economiche e sociali a fronteggiare i disastri naturali ed i rischi ad essi associati mediante misure idonee a ridurne l’impatto; ii) intervenire dopo i disastri per ricostruire meglio, cogliendo la ricostruzione come occasione per mitigare le conseguenze di eventuali futuri disastri, attraverso il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione, promuovendo democrazia e cittadinanza attiva nei territori colpiti. Per realizzare azioni di questo tipo, è necessario attivare efficaci processi di diffusione sociale delle conoscenze tra tutti i soggetti che a vario modo vivono, lavorano, amministrano il territorio. In altri termini, si tratta di creare le condizioni per diffondere la cultura del rischio, incardinandola nei sistemi produttivi, nelle politiche di governo del territorio, nella ricerca e nei comportamenti dei cittadini, al fine di rafforzare la loro capacità di prepararsi alle situazioni di emergenza e di rispondere efficacemente alle crisi. A questo scopo, occorre diffondere nei sistemi locali la capacità di fare innovazione con le risorse del territorio.
2022
978-88-501-0411-6
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