Starting from the premises of new tourism trend, which are identified in slow tourism / experiential tourism, the latest surveys on tourism and landscape focus on fragile territories and inland areas. Tourism practices can be considered a program for the reactivation of communities and places. The contribution analyzes the tourist development of the post-earthquake crater of Central Italy, reinterpreting its main strength after the loss of the built heritage: the natural landscape including its cultural aspects. For this territory new forms of tourism assume the importance of strategies for the enhancement of the cultural and naturalistic heritage and, moreover, represent economic activities aimed at maintaining a young population. The research confirms how tourism becomes an economic, social, spatial reconstruction strategy to provide a vital territory and new references to the population. The paper is part of an international debate in occasion of TOURISCAPE2 Congress in Barcelona, ​​in the "Fragile Territories" session, but it offers a new point of view to the difficult question of post-earthquake reconstruction, for which the economic and social reconstruction programs must absolutely dialogue and interrelate with the physical reconstruction of the territories.

Partendo dalle premesse dei nuovi trend turistici, che si identificano nel turismo lento/ turismo esperienziale, in questo contributo le ultime indagini sulle trasformazioni del turismo nel paesaggio si concentrano sui territori fragili e le aree interne. Le pratiche turistiche possono essere considerate un programma per la riattivazione di comunità e luoghi. Il contributo analizza lo sviluppo turistico del cratere del Centro Italia post sisma reinterpretando il principale punto di forza dopo la perdita del patrimonio costruito: il paesaggio naturale compreso dei suoi aspetti culturali. Per questo territorio nuove forme di turismo assumono l'importanza di strategie per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico e, inoltre, rappresentano attività economiche volte a mantenere in essere una popolazione giovane. La ricerca conferma come il turismo diventi una strategia di ricostruzione economica, sociale, spaziale per fornire un territorio vitale e nuovi riferimenti alla popolazione. Il paper si inserisce in un dibattito internazionale in occasione del Congresso TOURISCAPE2 di Barcellona, ​​nella sessione "Fragile Territories", ma offre alla difficile questione della ricostruzione post sisma un punto di vista nuovo, per cui i programmi di ricostruzione economica e sociale debbono assolutamente dialogare con la ricostruzione fisica dei territori.

Restart from the landscape. Strategies to reactivate tourism in the Central Italy territories affected by the earthquake

Cipolletti S
2020-01-01

Abstract

Starting from the premises of new tourism trend, which are identified in slow tourism / experiential tourism, the latest surveys on tourism and landscape focus on fragile territories and inland areas. Tourism practices can be considered a program for the reactivation of communities and places. The contribution analyzes the tourist development of the post-earthquake crater of Central Italy, reinterpreting its main strength after the loss of the built heritage: the natural landscape including its cultural aspects. For this territory new forms of tourism assume the importance of strategies for the enhancement of the cultural and naturalistic heritage and, moreover, represent economic activities aimed at maintaining a young population. The research confirms how tourism becomes an economic, social, spatial reconstruction strategy to provide a vital territory and new references to the population. The paper is part of an international debate in occasion of TOURISCAPE2 Congress in Barcelona, ​​in the "Fragile Territories" session, but it offers a new point of view to the difficult question of post-earthquake reconstruction, for which the economic and social reconstruction programs must absolutely dialogue and interrelate with the physical reconstruction of the territories.
2020
978-84-9880-855-1
Partendo dalle premesse dei nuovi trend turistici, che si identificano nel turismo lento/ turismo esperienziale, in questo contributo le ultime indagini sulle trasformazioni del turismo nel paesaggio si concentrano sui territori fragili e le aree interne. Le pratiche turistiche possono essere considerate un programma per la riattivazione di comunità e luoghi. Il contributo analizza lo sviluppo turistico del cratere del Centro Italia post sisma reinterpretando il principale punto di forza dopo la perdita del patrimonio costruito: il paesaggio naturale compreso dei suoi aspetti culturali. Per questo territorio nuove forme di turismo assumono l'importanza di strategie per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico e, inoltre, rappresentano attività economiche volte a mantenere in essere una popolazione giovane. La ricerca conferma come il turismo diventi una strategia di ricostruzione economica, sociale, spaziale per fornire un territorio vitale e nuovi riferimenti alla popolazione. Il paper si inserisce in un dibattito internazionale in occasione del Congresso TOURISCAPE2 di Barcellona, ​​nella sessione "Fragile Territories", ma offre alla difficile questione della ricostruzione post sisma un punto di vista nuovo, per cui i programmi di ricostruzione economica e sociale debbono assolutamente dialogare con la ricostruzione fisica dei territori.
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