La ricerca intende proporre un ribaltamento della visione del territorio medio-adriatico, finalizzato alla riscoperta e alla valorizzazione dei caratteri rurali offuscati dalla urbanizzazione diffusa. La recente crisi economica ha determinato l’arresto della crescita urbana infinita e il territorio rurale sembra assumere una inedita rilevanza affermandosi come figura di primo piano sullo sfondo della dispersione insediativa. Questo ribaltamento della visione conduce ad un ritorno alla terra, al rilancio dell’agricoltura, asse portante, tra l’altro, delle più recenti politiche europee rivolte allo sviluppo di nuove economie i cui effetti sono già tangibili. All'interno di un ambito di ricerca internazionale RuralEstudio compreso tra due distinti territori rurali contemporanei, l'Adriatico italiano e le aree andine dell'Ecuador, il progetto di ricerca approfondisce i rapporti tra economie, immaginari, pratiche dell’abitare, forme di rappresentazione della ruralità, giungendo alla messa a punto di possibili strategie di modificazione- Il contributo dell'Unità di ricerca dell'Università di Camerino focalizza l'attenzione su 4 aree studio tra l'appennino e la costa, dislocate lungo l'asta del fiume Tronto, assunte come campioni di una fenomenologia ricorrente nel territorio medio adriatico. Il paper in particolare studia le aree collinari, caratterizzate dalle vie mezzine, che oltrepassano il sistema collinare piceno intercettando un paesaggio mutevole: vallate urbanizzate, alture punteggiate da borghi storici, i calanchi, i campi coltivati. La comprensione del paesaggio dei Colli Piceni e del suo agro-mosaico è affidata alla interpretazione di un lungo processo di adattamento dell'operato umano alla morfologia del suolo. Il modellamento del terreno, il sistema d’irrigazione, l’esposizione solare, il tipo di colture, le tecniche di produzione, la rete poderale, le architetture costituiscono una stratificazioni di segni, una memoria topografica e sintattica del territorio appartenente ad una politica di gestione agraria millenaria della mezzadria. I nuovi imprenditori vitivinicoli intenti a valorizzare la produzione locale proiettandola nel mercato globale, le aziende vinicole, organizzate in rete, concorrono inoltre ad allargare e specializzare l'offerta turistica definendo un sistema di nuovi spazi produttivi e per il tempo libero.

Tracce della mezzadria nelle colline del Medio Adriatico

Cipolletti S
2018-01-01

Abstract

La ricerca intende proporre un ribaltamento della visione del territorio medio-adriatico, finalizzato alla riscoperta e alla valorizzazione dei caratteri rurali offuscati dalla urbanizzazione diffusa. La recente crisi economica ha determinato l’arresto della crescita urbana infinita e il territorio rurale sembra assumere una inedita rilevanza affermandosi come figura di primo piano sullo sfondo della dispersione insediativa. Questo ribaltamento della visione conduce ad un ritorno alla terra, al rilancio dell’agricoltura, asse portante, tra l’altro, delle più recenti politiche europee rivolte allo sviluppo di nuove economie i cui effetti sono già tangibili. All'interno di un ambito di ricerca internazionale RuralEstudio compreso tra due distinti territori rurali contemporanei, l'Adriatico italiano e le aree andine dell'Ecuador, il progetto di ricerca approfondisce i rapporti tra economie, immaginari, pratiche dell’abitare, forme di rappresentazione della ruralità, giungendo alla messa a punto di possibili strategie di modificazione- Il contributo dell'Unità di ricerca dell'Università di Camerino focalizza l'attenzione su 4 aree studio tra l'appennino e la costa, dislocate lungo l'asta del fiume Tronto, assunte come campioni di una fenomenologia ricorrente nel territorio medio adriatico. Il paper in particolare studia le aree collinari, caratterizzate dalle vie mezzine, che oltrepassano il sistema collinare piceno intercettando un paesaggio mutevole: vallate urbanizzate, alture punteggiate da borghi storici, i calanchi, i campi coltivati. La comprensione del paesaggio dei Colli Piceni e del suo agro-mosaico è affidata alla interpretazione di un lungo processo di adattamento dell'operato umano alla morfologia del suolo. Il modellamento del terreno, il sistema d’irrigazione, l’esposizione solare, il tipo di colture, le tecniche di produzione, la rete poderale, le architetture costituiscono una stratificazioni di segni, una memoria topografica e sintattica del territorio appartenente ad una politica di gestione agraria millenaria della mezzadria. I nuovi imprenditori vitivinicoli intenti a valorizzare la produzione locale proiettandola nel mercato globale, le aziende vinicole, organizzate in rete, concorrono inoltre ad allargare e specializzare l'offerta turistica definendo un sistema di nuovi spazi produttivi e per il tempo libero.
2018
978-88-229-0269-6
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