Nel 1950 Adriano Olivetti arriva a Matera. Lo stesso anno in cui a Ivrea la Olivetti lancia la Lettera 22, rafforza la rete di consociate estere, apre convalescenziari per i dipendenti, nuovi asili e colonie estive. Nella “capitale simbolica del mondo contadino” - come Adriano la definisce - incontra i giovani fratelli Sacco. Albino e Leonardo sono diversi ma hanno in comune l’energia, l’intelligenza e la passione civile per la loro città e il Mezzogiorno. Con loro e con molti altri, Adriano trasformerà Matera in un laboratorio a cielo aperto che supera ogni tecnicismo e autoreferenzialità, in cui è il metodo interdisciplinare a condurre a risultati inediti. Un fertile confronto tra progettisti, assistenti sociali, ingegneri, scrittori, filosofi che crea i presupposti per il recupero e la ricostruzione di luoghi che restituiscano dignità e cittadinanza alle persone.
Matera e Adriano Olivetti. Conversazioni con Albino Sacco e Leonardo Sacco
VADINI, ETTORE;
2013-01-01
Abstract
Nel 1950 Adriano Olivetti arriva a Matera. Lo stesso anno in cui a Ivrea la Olivetti lancia la Lettera 22, rafforza la rete di consociate estere, apre convalescenziari per i dipendenti, nuovi asili e colonie estive. Nella “capitale simbolica del mondo contadino” - come Adriano la definisce - incontra i giovani fratelli Sacco. Albino e Leonardo sono diversi ma hanno in comune l’energia, l’intelligenza e la passione civile per la loro città e il Mezzogiorno. Con loro e con molti altri, Adriano trasformerà Matera in un laboratorio a cielo aperto che supera ogni tecnicismo e autoreferenzialità, in cui è il metodo interdisciplinare a condurre a risultati inediti. Un fertile confronto tra progettisti, assistenti sociali, ingegneri, scrittori, filosofi che crea i presupposti per il recupero e la ricostruzione di luoghi che restituiscano dignità e cittadinanza alle persone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.