La crisi dello spazio pubblico nel nostro tempo è una questione che ci riguarda da vicino tutti. La crisi economica, sociale e culturale, che attraversa in particolar modo il Vecchio Continente, si riflette con evidenza e originalità sullo spazio pubblico delle nostre città, con queste ultime sempre più “patrimonio”. Aldilà del fenomeno dei “non luoghi” – che sono quasi sempre d’iniziativa privata – e considerata la contrazione della spesa e dell’iniziativa pubbliche, qui interessa indagare le sempre più numerose manifestazioni di generazione/trasformazione bottom-up dello spazio pubblico, perché evidenziano chiaramente nuove domande circa usi e forme dello stesso, ma soprattutto circa la crisi della cultura architettonica quando parliamo del suo progetto.
Introduzione (all'ADC n.10/2017 "Spazio pubblico e approccio interdisciplinare al progetto")
Ettore Vadini
2018-01-01
Abstract
La crisi dello spazio pubblico nel nostro tempo è una questione che ci riguarda da vicino tutti. La crisi economica, sociale e culturale, che attraversa in particolar modo il Vecchio Continente, si riflette con evidenza e originalità sullo spazio pubblico delle nostre città, con queste ultime sempre più “patrimonio”. Aldilà del fenomeno dei “non luoghi” – che sono quasi sempre d’iniziativa privata – e considerata la contrazione della spesa e dell’iniziativa pubbliche, qui interessa indagare le sempre più numerose manifestazioni di generazione/trasformazione bottom-up dello spazio pubblico, perché evidenziano chiaramente nuove domande circa usi e forme dello stesso, ma soprattutto circa la crisi della cultura architettonica quando parliamo del suo progetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.