Costruire nuovi spazi per la teoria e il progetto

Inseguire un progetto che voglia innovare i modi di scrivere e di trasmettere la ricerca architettonica oggi significa convincersi che occorre aprirsi. Parliamo di un progetto con una mission inevitabile e ben precisa: quella di farsi leggere e ricevere anche dalla società extra-accademica e non solo dalla categoria addetta ai lavori. Occorre dunque immaginare nuovi spazi, affatto conclusi, per la teoria e il progetto d’architettura, forse inediti. Ma più che immaginarli, occorre in qualche modo costruirli e al più presto. Questo nuovo elevato (che deve sempre essere di grande spessore etico e morale) va seguito ad esempio insieme agli esperti della comunicazione e delle scienze sociali, quali «traduttori», dal momento che noi architetti rivendichiamo (e a volte con arroganza) un mestiere caratterizzato da un linguaggio multiforme mentre gli altri, cioè la società a cui dovremmo sempre guardare, chiedono spiegazioni chiare e sostanzialmente univoche del ruolo dell’architettura per le città e l’ambiente nell’epoca delle emergenze.