La rigenerazione del quartiere Tor Bella Monaca è una questione che non può essere affrontata ignorando evidenze sociali, ambientali e tecnologiche che oggi riguardano la maggior parte delle realtà insediative periferiche italiane o internazionali. La proposta APP_cycling intende non solo ribaltare la condizione di marginalità degli spazi vuoti, ricollocandoli al centro delle dinamiche dell’abitare in periferia. Il progetto coglie anche la sfida per intervenire non con soluzioni puntuali, ma sull’intero sistema socio-tecnico-ambientale delle aree di studio. Per quanto riguarda il primo aspetto, si opera attraverso attività rigenerative, coerenti e integrate, senza separazioni tra sistema urbano generale, spazi aperti, infrastrutture e interventi a supporto degli abitanti. In merito al secondo aspetto, si interpreta la prefattibilità non come atto tecnico chiuso e predeterminato, ma come proiezione di scenari trasversali che coinvolgono più livelli problematici, diverse famiglie di interventi e molteplici soluzioni. La proposta risponde alla sfida della prefattibilità proponendo un processo-progetto che media fra interventi strategici, tattici e operativi. Si determinano così più visioni co-evolutive, facendo leva su opportunità aperte, per ricucire in senso rigenerativo le diverse entità tecnico-ambientali, socioeconomiche e culturali che, oggi si ignorano o confliggono ma, domani, potrebbero diventare fondamentali per un nuovo modello di convivenza nelle periferie urbane.
APP_cycling Tor Bella Monaca
Roberto Ruggiero;FIlippo Angelucci
2022-01-01
Abstract
La rigenerazione del quartiere Tor Bella Monaca è una questione che non può essere affrontata ignorando evidenze sociali, ambientali e tecnologiche che oggi riguardano la maggior parte delle realtà insediative periferiche italiane o internazionali. La proposta APP_cycling intende non solo ribaltare la condizione di marginalità degli spazi vuoti, ricollocandoli al centro delle dinamiche dell’abitare in periferia. Il progetto coglie anche la sfida per intervenire non con soluzioni puntuali, ma sull’intero sistema socio-tecnico-ambientale delle aree di studio. Per quanto riguarda il primo aspetto, si opera attraverso attività rigenerative, coerenti e integrate, senza separazioni tra sistema urbano generale, spazi aperti, infrastrutture e interventi a supporto degli abitanti. In merito al secondo aspetto, si interpreta la prefattibilità non come atto tecnico chiuso e predeterminato, ma come proiezione di scenari trasversali che coinvolgono più livelli problematici, diverse famiglie di interventi e molteplici soluzioni. La proposta risponde alla sfida della prefattibilità proponendo un processo-progetto che media fra interventi strategici, tattici e operativi. Si determinano così più visioni co-evolutive, facendo leva su opportunità aperte, per ricucire in senso rigenerativo le diverse entità tecnico-ambientali, socioeconomiche e culturali che, oggi si ignorano o confliggono ma, domani, potrebbero diventare fondamentali per un nuovo modello di convivenza nelle periferie urbane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.