La progressiva adesione alla Computer Vision ha valorizzato l’uso dell’immagine come mezzo principale di comunicazione, integrando automatici processi interpretativi che travalicano i confini strutturali legati al luogo e al tempo, per poter accedere direttamente a processi di condivisione di linguaggio che consentono a tutti di acquisire nuovi strumenti percettivi che offrono, di fatto, una migliore adattabilità alle modalità interpretative di partecipazione culturale, relative a concetti dalla eccezionale versatilità. Tecnologia e Computer Vision, quindi, imbastiscono una relazione strutturale tra Rappresentazione e sperimentazione, tra arte e scienza, alimentando una mutua collaborazione tra le varie aree disciplinari. Il paper in questione vuole indagare quindi tali questioni, ponendo a confronto nello specifico del rilievo digitale tre casi studio dalle intrinseche caratteristiche, in relazione a workflow di fotomodellazione, ottimizzazione degli asset 3d ed operazioni di migrazione virtuale in spazi interattivi. Il contributo mira ad analizzare diversi sistemi applicativi per la fotogrammetria 3d a basso costo attraverso una pipeline precisa, chiarendo come tre diverse metodologie di acquisizione spaziale e restituzione digitale possano ricercare i medesimi risultati percettivamente fotorealistici, impiegabili nel cyberspazio virtuale, documentando come uno spazio riconfigurato possa combinare molteplici fasi di indagine fino ad avvicinarsi una visione grafica di sintesi oggettiva. La riconfigurazione digitale si rivela così, con tutti i suoi limiti e paradossi, un metalinguaggio potente e versatile in continua evoluzione.

DIALOGHI DIALOGUES visioni e visualità visions and visuality 43° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLE DISCIPLINE DELLA RAPPRESENTAZIONE CONGRESSO DELLA UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO ATTI 2022

A. Basso
Primo
;
2022-01-01

Abstract

La progressiva adesione alla Computer Vision ha valorizzato l’uso dell’immagine come mezzo principale di comunicazione, integrando automatici processi interpretativi che travalicano i confini strutturali legati al luogo e al tempo, per poter accedere direttamente a processi di condivisione di linguaggio che consentono a tutti di acquisire nuovi strumenti percettivi che offrono, di fatto, una migliore adattabilità alle modalità interpretative di partecipazione culturale, relative a concetti dalla eccezionale versatilità. Tecnologia e Computer Vision, quindi, imbastiscono una relazione strutturale tra Rappresentazione e sperimentazione, tra arte e scienza, alimentando una mutua collaborazione tra le varie aree disciplinari. Il paper in questione vuole indagare quindi tali questioni, ponendo a confronto nello specifico del rilievo digitale tre casi studio dalle intrinseche caratteristiche, in relazione a workflow di fotomodellazione, ottimizzazione degli asset 3d ed operazioni di migrazione virtuale in spazi interattivi. Il contributo mira ad analizzare diversi sistemi applicativi per la fotogrammetria 3d a basso costo attraverso una pipeline precisa, chiarendo come tre diverse metodologie di acquisizione spaziale e restituzione digitale possano ricercare i medesimi risultati percettivamente fotorealistici, impiegabili nel cyberspazio virtuale, documentando come uno spazio riconfigurato possa combinare molteplici fasi di indagine fino ad avvicinarsi una visione grafica di sintesi oggettiva. La riconfigurazione digitale si rivela così, con tutti i suoi limiti e paradossi, un metalinguaggio potente e versatile in continua evoluzione.
2022
9788835141938
273
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