Dopo aver superato la prova d’ammissione al concorso per il Pensionato artistico nazionale del 1927, Mario Ridolfi si misurò con la seconda prova di concorso, consistente in un progetto per una Palazzina signorile da costruirsi su un grande viale in uno dei nuovi quartieri di Roma. La Palazzina si può ricondurre nell’alveo della riscoperta della produzione dei grandi maestri del barocco romano, da parte dapprima degli storici dell’arte tedeschi e poi italiani. I disegni ridolfiani, sulla scia di coeve ricerche di Richard Krautheimer, intuiscono dei nessi significativi tra le architetture del tardo antico e le figurazioni del barocco romano, borrominiano in particolare.
Progetto di concorso per una palazzina signorile in uno dei nuovi quartieri di Roma su un grande viale
Giuseppe Bonaccorso
2021-01-01
Abstract
Dopo aver superato la prova d’ammissione al concorso per il Pensionato artistico nazionale del 1927, Mario Ridolfi si misurò con la seconda prova di concorso, consistente in un progetto per una Palazzina signorile da costruirsi su un grande viale in uno dei nuovi quartieri di Roma. La Palazzina si può ricondurre nell’alveo della riscoperta della produzione dei grandi maestri del barocco romano, da parte dapprima degli storici dell’arte tedeschi e poi italiani. I disegni ridolfiani, sulla scia di coeve ricerche di Richard Krautheimer, intuiscono dei nessi significativi tra le architetture del tardo antico e le figurazioni del barocco romano, borrominiano in particolare.File | Dimensione | Formato | |
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