La consapevolezza dei problemi di un porto o di un sistema di infrastrutture portuali in un ambito geografico circoscritto è la precondizione per un confronto inevitabile con i grandi temi della portualità regionale, nazionale e globale. Intercettare la dimensione del patrimonio materiale/immateriale e i valori culturali di un porto, significa anche muovere nella direzione di una tutela delle identità locali, costantemente minacciate dallo sviluppo incessante delle comunicazioni, delle dinamiche turistiche, dell’economia globale. La condizione problematica dei porti minori delle Marche emerge con chiarezza se si indagano le finalità sottese alle idee e alle azioni introdotte dalla prima età moderna, per innescare un processo di sviluppo: il miglioramento degli accessi, della sicurezza e dell’interfaccia fisica ed economica di terra e mare; il progresso tecnico delle imbarcazioni e la modernizzazione dei traffici marittimi; gli aspetti fisico-geografici, socioeconomici, tecnico-ingegneristici e storico-culturali; il posizionamento degli approdi marchigiani nel sistema adriatico della portualità minore, sottoposto a rapidi cambiamenti, dopo l’Unità e soprattutto dopo il boom economico; le economie a cui si appoggiano, da quelle industriali dell’anconetano o della costa a quelle agricole delle aree interne. Sono questioni che si articolano in distinte dimensioni di temi e problemi ed è nel loro incrocio che il gruppo di ricerca ha cercato di comprendere, seguendo le traiettorie multiformi del confronto interdisciplinare, il ruolo e il significato di tali infrastrutture.
Porti minori. Un patrimonio da riconquistare nel medio Adriatico.
Gerardo Doti
2021-01-01
Abstract
La consapevolezza dei problemi di un porto o di un sistema di infrastrutture portuali in un ambito geografico circoscritto è la precondizione per un confronto inevitabile con i grandi temi della portualità regionale, nazionale e globale. Intercettare la dimensione del patrimonio materiale/immateriale e i valori culturali di un porto, significa anche muovere nella direzione di una tutela delle identità locali, costantemente minacciate dallo sviluppo incessante delle comunicazioni, delle dinamiche turistiche, dell’economia globale. La condizione problematica dei porti minori delle Marche emerge con chiarezza se si indagano le finalità sottese alle idee e alle azioni introdotte dalla prima età moderna, per innescare un processo di sviluppo: il miglioramento degli accessi, della sicurezza e dell’interfaccia fisica ed economica di terra e mare; il progresso tecnico delle imbarcazioni e la modernizzazione dei traffici marittimi; gli aspetti fisico-geografici, socioeconomici, tecnico-ingegneristici e storico-culturali; il posizionamento degli approdi marchigiani nel sistema adriatico della portualità minore, sottoposto a rapidi cambiamenti, dopo l’Unità e soprattutto dopo il boom economico; le economie a cui si appoggiano, da quelle industriali dell’anconetano o della costa a quelle agricole delle aree interne. Sono questioni che si articolano in distinte dimensioni di temi e problemi ed è nel loro incrocio che il gruppo di ricerca ha cercato di comprendere, seguendo le traiettorie multiformi del confronto interdisciplinare, il ruolo e il significato di tali infrastrutture.File | Dimensione | Formato | |
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