I giorni del lockdown ci hanno dato modo di riscoprire luoghi che non utilizzavamo più o che non consideravamo per le loro potenzialità come ad esempio le corti interne, i loggiati, i porticati, i cortili e le varie forme di spazio residuale tra gli edifici. Una funzione salvifica durante il periodo della quarantena l’ha avuta il sistema mansarda/copertura improvvisamente investito da un continuo entrare e uscire di persone alla ricerca di ‘respiri’ rigenerativi, di momenti di pausa dallo smart working, di attività fisica, di fugaci incontri. L'abitare in alto, negli ultimi anni, è sembrata essere una pratica benestante: pensiamo ai meravigliosi attici romani oppure alle terrazze dei nostri centri storici dove ammirare lo skyline dei tetti, magari come pertinenza esterna di preziose altane. I tetti, il quinto prospetto degli edifici, potrebbero giocare un ruolo importante verso una risignificazione degli scenari urbani non solo dal punto di vista ‘tecnico’, dell’efficientamento energetico, ma anche di riconfigurazione delle architetture e dei luoghi. E allora, nella città del prossimo futuro, i tetti che ruolo avranno? Riusciremo ad abitarli come se fossero un nuovo suolo dove riscrivere le modalità dell’abitare, dove ritrovare il cortile della città tradizionale?

Vivere senza città. Incontriamoci sui tetti

Ludovico Romagni
2021-01-01

Abstract

I giorni del lockdown ci hanno dato modo di riscoprire luoghi che non utilizzavamo più o che non consideravamo per le loro potenzialità come ad esempio le corti interne, i loggiati, i porticati, i cortili e le varie forme di spazio residuale tra gli edifici. Una funzione salvifica durante il periodo della quarantena l’ha avuta il sistema mansarda/copertura improvvisamente investito da un continuo entrare e uscire di persone alla ricerca di ‘respiri’ rigenerativi, di momenti di pausa dallo smart working, di attività fisica, di fugaci incontri. L'abitare in alto, negli ultimi anni, è sembrata essere una pratica benestante: pensiamo ai meravigliosi attici romani oppure alle terrazze dei nostri centri storici dove ammirare lo skyline dei tetti, magari come pertinenza esterna di preziose altane. I tetti, il quinto prospetto degli edifici, potrebbero giocare un ruolo importante verso una risignificazione degli scenari urbani non solo dal punto di vista ‘tecnico’, dell’efficientamento energetico, ma anche di riconfigurazione delle architetture e dei luoghi. E allora, nella città del prossimo futuro, i tetti che ruolo avranno? Riusciremo ad abitarli come se fossero un nuovo suolo dove riscrivere le modalità dell’abitare, dove ritrovare il cortile della città tradizionale?
2021
9788874999262
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