Dopo una breve sintesi storica di inquadramento generale, si è cercato di mettere l’accento sugli eventi più importanti della storia romana che hanno portato dapprima alla creazione e poi alla trasformazione dell’intera area dei fori Imperiali e, in particolare del Foro di Cesare. Oltre alla sistematizzazione delle conoscenze acquisite allo stato attuale degli studi, base fondamentale e imprescindibile del lavoro è stata la lettura diretta e l’elaborazione grafica di rilievi e la sintesi critica delle diverse e complesse fasi costruttive della vita del foro. Infine, dopo aver analizzato le cause di degrado e valutato lo stato di conservazione, sono state definite alcune proposte tecniche e operative per il restauro di materiali, palinsesti murari e ambienti storici sino ad affrontare le più puntuali analisi delle problematiche di fruizione e valorizzazione. Il progetto nasce da una ponderata riflessione su alcune tematiche che possiamo definire “scottanti” nell’ambito delle teorie della musealizzazione delle aree archeologiche, e dal contemperamento di posizioni che in alcuni casi hanno assunto posizioni opposte, quali quella dell’evocazione e della reintegrazione dell’immagine anche parziale a scopi didattici ed esplicativi o, al contrario, la posizione espressa da chi sostiene la necessità di proteggere i siti archeologici, senza tuttavia aggiungere alcun segno che possa in qualche modo assurgere al ruolo d’interpretazione della preesistenza, che in quanto tale risulterebbe sempre illegittima. È stata inoltre data debita importanza alla problematica relativa alla rimozione delle aggiunte e/o delle stratificazioni seriori al livello imperiale, nonché ai percorsi, ai nodi di accesso, ai bordi di delimitazione dell’area archeologica e, non ultimo, alle coperture.

I fori Imperiali a Roma. Problematiche di degrado e un’ipotesi di progetto

Maria Giovanna Putzu
2017-01-01

Abstract

Dopo una breve sintesi storica di inquadramento generale, si è cercato di mettere l’accento sugli eventi più importanti della storia romana che hanno portato dapprima alla creazione e poi alla trasformazione dell’intera area dei fori Imperiali e, in particolare del Foro di Cesare. Oltre alla sistematizzazione delle conoscenze acquisite allo stato attuale degli studi, base fondamentale e imprescindibile del lavoro è stata la lettura diretta e l’elaborazione grafica di rilievi e la sintesi critica delle diverse e complesse fasi costruttive della vita del foro. Infine, dopo aver analizzato le cause di degrado e valutato lo stato di conservazione, sono state definite alcune proposte tecniche e operative per il restauro di materiali, palinsesti murari e ambienti storici sino ad affrontare le più puntuali analisi delle problematiche di fruizione e valorizzazione. Il progetto nasce da una ponderata riflessione su alcune tematiche che possiamo definire “scottanti” nell’ambito delle teorie della musealizzazione delle aree archeologiche, e dal contemperamento di posizioni che in alcuni casi hanno assunto posizioni opposte, quali quella dell’evocazione e della reintegrazione dell’immagine anche parziale a scopi didattici ed esplicativi o, al contrario, la posizione espressa da chi sostiene la necessità di proteggere i siti archeologici, senza tuttavia aggiungere alcun segno che possa in qualche modo assurgere al ruolo d’interpretazione della preesistenza, che in quanto tale risulterebbe sempre illegittima. È stata inoltre data debita importanza alla problematica relativa alla rimozione delle aggiunte e/o delle stratificazioni seriori al livello imperiale, nonché ai percorsi, ai nodi di accesso, ai bordi di delimitazione dell’area archeologica e, non ultimo, alle coperture.
2017
978-84-338-6131-3
273
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Putzu_Fori_2017.pdf

solo gestori di archivio

Tipologia: Versione Editoriale
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 579.09 kB
Formato Adobe PDF
579.09 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/454418
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact