The architectural heritage made of earth is widespread in different areas of the world. It has been studied enough, although without deepen the different local specificities, as it would be necessary for its wide diffusion. The theoretical reflection on its conservation, instead, has not reached, in all the countries, a level such as to avoid the systematic replacement of damaged original parts, with the definitive loss of original material. Starting from these premises, the aim is to highlight technological expedients, local variations and particularities (in areas with low or high seismic risk), deepening the knowledge of some regional realities, with particular attention to Sardinia, where earth constructions exist since the nuragic age and the continuous use from the Phoenician-Punic age until today. The knowledge of technical devices, resulting from a millennial experience, is the basis for the correct conservation (restoration and consolidation) of what exists and for the design of new structures.

Il patrimonio architettonico fatto di terra è diffuso in diverse aree del mondo. Il tema è stato studiato a sufficienza, pur senza approfondire le diverse specificità locali, come sarebbe necessario per la sua ampia diffusione. La riflessione teorica sulla sua conservazione, invece, non ha raggiunto, in tutti i paesi, un livello tale da evitare la sostituzione sistematica delle parti originali danneggiate, con la perdita definitiva del materiale originario. Partendo da queste premesse, l'obiettivo è quello di evidenziare espedienti tecnologici, variazioni e particolarità locali (in aree a basso o alto rischio sismico), approfondendo la conoscenza di alcune realtà regionali, con particolare attenzione alla Sardegna, dove le costruzioni in terra esistono sin dall'età nuragica e l'uso si è dimostrato continuativo dall'età fenicio-punica fino ad oggi. La conoscenza dei dispositivi tecnici, frutto di un'esperienza millenaria, è la base per la corretta conservazione (restauro e consolidamento) dell'esistente e per la progettazione di nuove strutture.

Abitare la terra: la terra per abitare. Le tecniche costruttive tradizionali in terra cruda, fra conservazione, innovazione e restauro

Maria Giovanna Putzu
2019-01-01

Abstract

The architectural heritage made of earth is widespread in different areas of the world. It has been studied enough, although without deepen the different local specificities, as it would be necessary for its wide diffusion. The theoretical reflection on its conservation, instead, has not reached, in all the countries, a level such as to avoid the systematic replacement of damaged original parts, with the definitive loss of original material. Starting from these premises, the aim is to highlight technological expedients, local variations and particularities (in areas with low or high seismic risk), deepening the knowledge of some regional realities, with particular attention to Sardinia, where earth constructions exist since the nuragic age and the continuous use from the Phoenician-Punic age until today. The knowledge of technical devices, resulting from a millennial experience, is the basis for the correct conservation (restoration and consolidation) of what exists and for the design of new structures.
2019
9788849238006
Il patrimonio architettonico fatto di terra è diffuso in diverse aree del mondo. Il tema è stato studiato a sufficienza, pur senza approfondire le diverse specificità locali, come sarebbe necessario per la sua ampia diffusione. La riflessione teorica sulla sua conservazione, invece, non ha raggiunto, in tutti i paesi, un livello tale da evitare la sostituzione sistematica delle parti originali danneggiate, con la perdita definitiva del materiale originario. Partendo da queste premesse, l'obiettivo è quello di evidenziare espedienti tecnologici, variazioni e particolarità locali (in aree a basso o alto rischio sismico), approfondendo la conoscenza di alcune realtà regionali, con particolare attenzione alla Sardegna, dove le costruzioni in terra esistono sin dall'età nuragica e l'uso si è dimostrato continuativo dall'età fenicio-punica fino ad oggi. La conoscenza dei dispositivi tecnici, frutto di un'esperienza millenaria, è la base per la corretta conservazione (restauro e consolidamento) dell'esistente e per la progettazione di nuove strutture.
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