La forma della musica: l'Oratorio di Francesco Borromini alla Vallicella

In the Oratorio della Vallicella, Francesco Borromini addressed the theme of multisensory perception of architectural space, configuring a synaesthetic environment in which vision is organically integrated with sound. However, it is not the music itself that affects the Filipino classroom, but the socially regulated ways of performing and listening to it. Borromini thus succeeded in giving form to devotions, collective customs and genres of sacred music that were in use in the years when the Congregation was facing the expressive modes of Baroque Rome To understand the characteristics of the work, it is not enough to refer to a generic cultural climate, or to the commonplaces that reduce the suffering Filipino laetitia to a carefree good-naturedness. Instead, it is necessary to reconstruct the specific practices that the Oratory hosted, of which music was a significant component that was measured (sometimes even denied) according to the circumstances.

Nell’Oratorio della Vallicella Francesco Borromini ha affrontato il tema della percezione multisensoriale dello spazio architettonico, configurando un ambiente sinestetico in cui la visione è organica-mente integrata alla sonorità. A incidere sull’aula filippina non è tuttavia la musica in sé, ma i modi socialmente regolati della sua esecuzione e del suo ascolto. Il maestro è così riuscito a dar forma a devozioni, a costumi collettivi e a generi di musica sacra che erano in uso negli anni in cui la Congrega-zione si andava confrontando coi modi espressivi della Roma barocca. Per comprendere i caratteri dell’opera non è sufficiente riferirsi a un clima culturale generico, o ai luoghi comuni che riducono la sofferta laetitia filippina a una spensierata bonarietà; occorre invece ricostruire le specifiche pratiche che l’Oratorio ospitava, di cui la musica era una componente significativa che veniva misurata (talora anche negata) a seconda delle circostanze.