L’ insieme dei lavori presenti in quest’opera prende le mosse, come già anticipato dal titolo, dal Seminario internazionale sul tema Corruzione Brasile-Italia: problematiche a confronto organizzato a Camerino nell’àmbito della Cattedra italo-brasiliana di diritto delle persone, istituita presso l’Università di Camerino con la finalità di favorire e incrementare la reciproca conoscenza della realtà ordinamentale italiana e di quella brasiliana. La scelta del tema trattato, affrontato con spirito critico, è frutto della consapevolezza della minaccia che il fenomeno corruttivo comporta alla Democrazia e alla società. Un tema oltretutto in linea con la metodologia della Cattedra laddove non si possa affermare che sia esclusivo del Diritto, caratterizzandosi invece dalla multidisciplinarietà. La corruzione è il risultato della mancata censura da parte dello Stato alle ripetute violazioni delle regole sociali il quale, con tale comportamento, rafforza il senso di impunità per i trasgressori e allo stesso tempo incentiva, per così dire, l’incremento della c.d. micro-corruzione. Com’è noto la corruzione è un fenomeno diversamente percepito dai consociati che comporta implicazioni non solo politiche ma soprattutto sociali e giuridiche con palese violazione dei princípi di uguaglianza, solidarietà e democraticità. La presente opera parte dalla connotazione negativa insita nel concetto stesso di corruzione anche nel suo profilo storico, filosofico ed etico. Presentato il fenomeno nel quadro costituzionale italiano e brasiliano e analizzato l'ampliamento del significato del termine "corruzione" da parte di organizzazioni e trattati internazionali, vengono messe in evidenza la centralità e l’imprescindibilità del rispetto del principio di trasparenza da parte della PA nel contrasto alla corruzione. I singoli saggi vertono poi su temi quali l’ "Operazione Lava-Jato", e le sue conseguenze sulla Petrobras, anche in raffronto con l’indagine “Mani pulite”; sulla c.d. “Legge sulle società pulite”; sul rapporto della corruzione con la concentrazione di potere; sulla controversa figura della "delação premiada" anche in comparazione con il sistema italiano.Infine, dato per scontato l’impatto della corruzione sul diritto delle persone, si propone come rimedio alla loro violazione l’introduzione nell’ordinamento italiano di una nuova categoria di danni rappresentata dal danno sociale. L’augurio è che il presente lavoro possa contribuire ad una maggiore presa di coscienza del fatto che il contrasto al fenomeno corruttivo spetta non solo allo Stato, ma a tutti i consociati che con il proprio comportamento virtuoso possono concorrere a un (necessario) cambiamento di mentalità e cultura nel il rispetto di sé e degli altri.

Corruzione Brasile-Italia Problematiche a confronto

DE CICCO, Maria Cristina
2019-01-01

Abstract

L’ insieme dei lavori presenti in quest’opera prende le mosse, come già anticipato dal titolo, dal Seminario internazionale sul tema Corruzione Brasile-Italia: problematiche a confronto organizzato a Camerino nell’àmbito della Cattedra italo-brasiliana di diritto delle persone, istituita presso l’Università di Camerino con la finalità di favorire e incrementare la reciproca conoscenza della realtà ordinamentale italiana e di quella brasiliana. La scelta del tema trattato, affrontato con spirito critico, è frutto della consapevolezza della minaccia che il fenomeno corruttivo comporta alla Democrazia e alla società. Un tema oltretutto in linea con la metodologia della Cattedra laddove non si possa affermare che sia esclusivo del Diritto, caratterizzandosi invece dalla multidisciplinarietà. La corruzione è il risultato della mancata censura da parte dello Stato alle ripetute violazioni delle regole sociali il quale, con tale comportamento, rafforza il senso di impunità per i trasgressori e allo stesso tempo incentiva, per così dire, l’incremento della c.d. micro-corruzione. Com’è noto la corruzione è un fenomeno diversamente percepito dai consociati che comporta implicazioni non solo politiche ma soprattutto sociali e giuridiche con palese violazione dei princípi di uguaglianza, solidarietà e democraticità. La presente opera parte dalla connotazione negativa insita nel concetto stesso di corruzione anche nel suo profilo storico, filosofico ed etico. Presentato il fenomeno nel quadro costituzionale italiano e brasiliano e analizzato l'ampliamento del significato del termine "corruzione" da parte di organizzazioni e trattati internazionali, vengono messe in evidenza la centralità e l’imprescindibilità del rispetto del principio di trasparenza da parte della PA nel contrasto alla corruzione. I singoli saggi vertono poi su temi quali l’ "Operazione Lava-Jato", e le sue conseguenze sulla Petrobras, anche in raffronto con l’indagine “Mani pulite”; sulla c.d. “Legge sulle società pulite”; sul rapporto della corruzione con la concentrazione di potere; sulla controversa figura della "delação premiada" anche in comparazione con il sistema italiano.Infine, dato per scontato l’impatto della corruzione sul diritto delle persone, si propone come rimedio alla loro violazione l’introduzione nell’ordinamento italiano di una nuova categoria di danni rappresentata dal danno sociale. L’augurio è che il presente lavoro possa contribuire ad una maggiore presa di coscienza del fatto che il contrasto al fenomeno corruttivo spetta non solo allo Stato, ma a tutti i consociati che con il proprio comportamento virtuoso possono concorrere a un (necessario) cambiamento di mentalità e cultura nel il rispetto di sé e degli altri.
2019
978-88-9391-719-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/432953
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