La diffusione delle pratiche corruttive, nelle molteplici articolazioni della vita sociale, non può legittimare la ‘caccia’ ai corrotti attraverso una normativa speciale, che ciclicamente ritorna con i consueti tratti dell’approssimazione, del rigorismo repressivo e della simbolicità, a detrimento dei diritti inviolabili. Questa legislazione, improntata all’emergenzialità, privilegia la prospettiva deterrente in una penalità di sistema in cui il processo è asservito ad una spettacolarizzazione degli scopi repressivi. Da essa deriva un processo con funzione dissuasiva, che altera il naturale rapporto tra accertamento e pena.
Pronuncia sulla confisca del giudice dell'impugnazione nei casi di estinzione del reato per amnistia o prescrizione
Maria Lucia Antonietta Di Bitonto
2019-01-01
Abstract
La diffusione delle pratiche corruttive, nelle molteplici articolazioni della vita sociale, non può legittimare la ‘caccia’ ai corrotti attraverso una normativa speciale, che ciclicamente ritorna con i consueti tratti dell’approssimazione, del rigorismo repressivo e della simbolicità, a detrimento dei diritti inviolabili. Questa legislazione, improntata all’emergenzialità, privilegia la prospettiva deterrente in una penalità di sistema in cui il processo è asservito ad una spettacolarizzazione degli scopi repressivi. Da essa deriva un processo con funzione dissuasiva, che altera il naturale rapporto tra accertamento e pena.File | Dimensione | Formato | |
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