Se l’archeologia tradizionale svolge un‘attività tutta protesa alla catalogazione, interpretazione e conservazione integrale del reperto - piccolo o grande che sia - quella industriale vive di alcuni non trascurabili distinguo, la cui omissione porterebbe a una restituzione ambigua della figura di archeologo del patrimonio industriale. In questo senso l’esperienza in corso a Bagnoli, proprio per la dimensione considerevole del sito, per la sua contiguità con la città “viva” e per la straordinarietà di alcuni suoi edifici, si configura come esempio emblematico del rapporto impossibile tra un’interpretazione ortodossa del concetto di conservazione e l’istanza di trasformazione derivante da un’economia di scala urbana.
Il caso Bagoli e il ruolo dell'archeologia industriale
Roberto Ruggiero
2008-01-01
Abstract
Se l’archeologia tradizionale svolge un‘attività tutta protesa alla catalogazione, interpretazione e conservazione integrale del reperto - piccolo o grande che sia - quella industriale vive di alcuni non trascurabili distinguo, la cui omissione porterebbe a una restituzione ambigua della figura di archeologo del patrimonio industriale. In questo senso l’esperienza in corso a Bagnoli, proprio per la dimensione considerevole del sito, per la sua contiguità con la città “viva” e per la straordinarietà di alcuni suoi edifici, si configura come esempio emblematico del rapporto impossibile tra un’interpretazione ortodossa del concetto di conservazione e l’istanza di trasformazione derivante da un’economia di scala urbana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.