The dynamic, interactive and immersive perspective hides a huge potential to how tell and unveil navigable 3D environments. The ability to explore, with your eyes and body, improves your understanding of the spatial quality of the models you are immersed in. There is no doubt that the perception of a single artifact or a built environment is usually resolved in the visual perception and therefore in the involvement of the visual apparatus only up to an extension of scale that allows the user to possess it at a glance. The moment when the dimensions are such as to force the user to a movement of the body, even if only limited to the rotation of the head, then the perceptive modalities proper to the sense of sight are integrated with those proper to the human body and with its neurobrain apparatuses. The objective of this article is to analyze and classify some of the main techniques of virtual navigation, mostly derived from the products of video game culture, in relation to their mode of interaction and their ability to influence visual perception and traditional perspective canons.

La prospettiva dinamica interattiva e immersiva cela un enorme potenziale che riguarda il modo di raccontare e svelare ambienti 3D navigabili. La possibilità di esplorare, con lo sguardo e con il corpo, migliora la comprensione della qualità spaziale dei modelli nella quale ci si immerge. È infatti indubbio che la percezione di un singolo artefatto o di un ambiente costruito solitamente si risolve nella percezione visiva e quindi nel coinvolgimento del solo apparato visivo fino ad un’estensione di scala che permette al fruitore di possederlo a colpo d’occhio. Nel momento in cui le dimensioni sono tali da costringere chi ne fruisce ad un movimento del corpo, anche solo limitatamente alla rotazione della testa, allora le modalità percettive proprie del senso della vista si integrano con quelle proprie del corpo umano e con i suoi apparati neuro cerebrali. L’obiettivo di questo articolo è quello di analizzare e classificare alcune delle principali tecniche di navigazione virtuale, per lo più desunte dai prodotti della cultura videoludica, in relazione alla loro modalità di interazione e alla loro capacità di influenzare la percezione visiva ed i tradizionali canoni prospettici.

First Person Shot: la prospettiva dinamica interattiva negli ambienti virtuali immersivi

Daniele Rossi;Alessandro Olivieri
2019-01-01

Abstract

The dynamic, interactive and immersive perspective hides a huge potential to how tell and unveil navigable 3D environments. The ability to explore, with your eyes and body, improves your understanding of the spatial quality of the models you are immersed in. There is no doubt that the perception of a single artifact or a built environment is usually resolved in the visual perception and therefore in the involvement of the visual apparatus only up to an extension of scale that allows the user to possess it at a glance. The moment when the dimensions are such as to force the user to a movement of the body, even if only limited to the rotation of the head, then the perceptive modalities proper to the sense of sight are integrated with those proper to the human body and with its neurobrain apparatuses. The objective of this article is to analyze and classify some of the main techniques of virtual navigation, mostly derived from the products of video game culture, in relation to their mode of interaction and their ability to influence visual perception and traditional perspective canons.
2019
9788849237627
La prospettiva dinamica interattiva e immersiva cela un enorme potenziale che riguarda il modo di raccontare e svelare ambienti 3D navigabili. La possibilità di esplorare, con lo sguardo e con il corpo, migliora la comprensione della qualità spaziale dei modelli nella quale ci si immerge. È infatti indubbio che la percezione di un singolo artefatto o di un ambiente costruito solitamente si risolve nella percezione visiva e quindi nel coinvolgimento del solo apparato visivo fino ad un’estensione di scala che permette al fruitore di possederlo a colpo d’occhio. Nel momento in cui le dimensioni sono tali da costringere chi ne fruisce ad un movimento del corpo, anche solo limitatamente alla rotazione della testa, allora le modalità percettive proprie del senso della vista si integrano con quelle proprie del corpo umano e con i suoi apparati neuro cerebrali. L’obiettivo di questo articolo è quello di analizzare e classificare alcune delle principali tecniche di navigazione virtuale, per lo più desunte dai prodotti della cultura videoludica, in relazione alla loro modalità di interazione e alla loro capacità di influenzare la percezione visiva ed i tradizionali canoni prospettici.
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