Il saggio è incentrato sull'affarismo e la corruzione che caratterizzano l'affermasi e lo stabilizzarsi dell'élite fascista della provincia più settentrionale delle Marche negli anni venti, con particolare riferimento al locale gerarca Raffaello Riccardi, personalità di rilievo del regime. Dopo essersi soffermato sulla grave crisi del fascismo pesarese dell'estate del 1930, delinea le principali questioni che l'avevano provocata: il malaffare regnante nell'Ente provinciale della cooperarazione e le torbide vicende connesse ai primi sviluppi dell'industria turistico-balneare. Infine descrive l'approdo romano di Riccardi e i suoi sviluppi sino al crollo del regime e alla Repubblica sociale italiana.
"La banda degli squadristi". Raffaello Riccardi dalle Marche a Roma
Paolo Giovannini
2019-01-01
Abstract
Il saggio è incentrato sull'affarismo e la corruzione che caratterizzano l'affermasi e lo stabilizzarsi dell'élite fascista della provincia più settentrionale delle Marche negli anni venti, con particolare riferimento al locale gerarca Raffaello Riccardi, personalità di rilievo del regime. Dopo essersi soffermato sulla grave crisi del fascismo pesarese dell'estate del 1930, delinea le principali questioni che l'avevano provocata: il malaffare regnante nell'Ente provinciale della cooperarazione e le torbide vicende connesse ai primi sviluppi dell'industria turistico-balneare. Infine descrive l'approdo romano di Riccardi e i suoi sviluppi sino al crollo del regime e alla Repubblica sociale italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.