Amministrazione, straniere irregolari e richiedenti protezione internazionale: l’accesso ai servizi sanitari in Italia

Il lavoro affronta il tema specifico dell’accesso ai servizi sanitari in Italia da parte delle straniere irregolarmente soggiornanti nel territorio nazionale e delle donne richiedenti protezione internazionale, partendo dall’assunto che il contesto di ‘femminilizzazione’ del fenomeno migratorio impone una riflessione specifica sulle dinamiche tra disciplina nazionale dell’immigrazione e genere femminile nello Stato di diritto costituzionale. La possibile doppia discriminazione delle migranti in quanto straniere e in quanto donne è esaminata sul piano delle misure attraverso le quali il diritto amministrativo nazionale risponde alle loro specifiche necessità di assistenza sanitaria. Il contributo affronta, inoltre, la questione delle forme di discriminazione discendenti dalle differenti legislazioni regionali e dalla prassi delle amministrazioni, in relazione all’accesso alle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali urgenti ed essenziali, nei confronti dei richiedenti stranieri non iscritti al SSN privi di risorse economiche sufficienti.