L'opera svolge una riflessione, non solo confinata al diritto italiano, in tema di assicurazione della responsabilità medico-sanitaria, alla luce della legge n. 24/2017 (c.d. legge Gelli-Bianco), nonchè della legge n. 124/2017 (c.d. legge concorrenza). La nuova legge sulla responsabilità medica ha inteso disegnare uno scenario che raccoglie le esperienze normative pregresse, al fine di introdurre un sistema programmaticamente indirizzato alla tutela della salute del paziente e alla sicurezza delle cure in sanità. La l. 24/2017 ha qualificato in termini aquiliani la responsabilità dell'esercente la professione sanitaria che opera in regime dipendente, ed in termini contrattuali la responsabilità della struttura sanitaria. Il dato normativo conferma la necessità di adottare, nel settore della responsabilità medica, ambito in cui il tema della riparazione dei danni corrisponde alla violazione di interessi particolarmente protetti, un sistema integrato di tutele, il cui fulcro ruota attorno al modello assicurativo. L'attuale scenario normativo si muove nel solco di una tendenza, già nota in altri modelli giuridici, emblematico nell'esperienza giuridica europea è il modello francese, a favorire l'adozione di modelli di social security. L'opzione normativa si rivolge verso l'adozione di istituti nei quali più accentuata è la vocazione solidaristica, in tal senso si veda l'adozione dell'azione diretta del soggetto danneggiato nonchè l'istituzione del Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria. Non appare, allora, accidentale la scelta di introdurre un obbligo di assicurazione nel settore medico-sanitario, di cui è necessario valorizzare la funzione sociale, alla luce della tendenza, sempre più avvertita, di conformare i rapporti civilistici di ordine negoziale alla luce dei principi e dei valori costituzionali.
L'assicurazione della responsabilità civile medico-sanitaria
MANTOVANI MARIA PAOLA
2017-01-01
Abstract
L'opera svolge una riflessione, non solo confinata al diritto italiano, in tema di assicurazione della responsabilità medico-sanitaria, alla luce della legge n. 24/2017 (c.d. legge Gelli-Bianco), nonchè della legge n. 124/2017 (c.d. legge concorrenza). La nuova legge sulla responsabilità medica ha inteso disegnare uno scenario che raccoglie le esperienze normative pregresse, al fine di introdurre un sistema programmaticamente indirizzato alla tutela della salute del paziente e alla sicurezza delle cure in sanità. La l. 24/2017 ha qualificato in termini aquiliani la responsabilità dell'esercente la professione sanitaria che opera in regime dipendente, ed in termini contrattuali la responsabilità della struttura sanitaria. Il dato normativo conferma la necessità di adottare, nel settore della responsabilità medica, ambito in cui il tema della riparazione dei danni corrisponde alla violazione di interessi particolarmente protetti, un sistema integrato di tutele, il cui fulcro ruota attorno al modello assicurativo. L'attuale scenario normativo si muove nel solco di una tendenza, già nota in altri modelli giuridici, emblematico nell'esperienza giuridica europea è il modello francese, a favorire l'adozione di modelli di social security. L'opzione normativa si rivolge verso l'adozione di istituti nei quali più accentuata è la vocazione solidaristica, in tal senso si veda l'adozione dell'azione diretta del soggetto danneggiato nonchè l'istituzione del Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria. Non appare, allora, accidentale la scelta di introdurre un obbligo di assicurazione nel settore medico-sanitario, di cui è necessario valorizzare la funzione sociale, alla luce della tendenza, sempre più avvertita, di conformare i rapporti civilistici di ordine negoziale alla luce dei principi e dei valori costituzionali.File | Dimensione | Formato | |
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