Migrazioni e diritto alla cittadinanza

Il saggio analizza le differenti forme di acquisizione della cittadinanza italiana indagando quale sia la situazione giuridica accordata dall’ordinamento al verificarsi dei requisiti previsti dalla legge, sia dal punto di vista normativo, sia nella prassi applicativa. Ne scaturisce un quadro composito, che spazia dal diritto soggettivo al riconoscimento della cittadinanza (non sempre messo in condizione di essere attuato), alla sua degradabilità in interesse legittimo per ragioni di sicurezza della Repubblica (non sempre verificabili e confutabili), alla posizione di mera aspettativa di concessione della cittadinanza. Questa “scala” di posizioni che muove dal basso delle istanze di rivendicazione dei diritti, e ascende verso l’alto della discrezionalità statale sulla scelta dei propri cittadini, viene osservata tentando di verificare cosa si disperda al compimento di ciascun gradino e quali conseguenze ciò comporti in termini di mancata attuazione del principio di eguaglianza sostanziale.