È un equivoco dire che lavoravamo sull’utopia, noi eravamo molto realisti. L’utopia era un commento a posteriori, quello che ci interessava era utilizzare il progetto come strumento critico. Volevamo riportare il progetto al ruolo di strumento, di analisi politica della società a partire dal modello della fabbrica che, attraverso lo zoning e la catena di distribuzione, era divenuto il modello della società e della città, un mondo tutta produzione.
Un colloquio con Cristiano Toraldo di Francia.
romagni, ludovico;emili, Anna Rita
2016-01-01
Abstract
È un equivoco dire che lavoravamo sull’utopia, noi eravamo molto realisti. L’utopia era un commento a posteriori, quello che ci interessava era utilizzare il progetto come strumento critico. Volevamo riportare il progetto al ruolo di strumento, di analisi politica della società a partire dal modello della fabbrica che, attraverso lo zoning e la catena di distribuzione, era divenuto il modello della società e della città, un mondo tutta produzione.File in questo prodotto:
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