Numerosi studi clinici hanno dimostrato che il latte di asina risulta un perfetto sostituto del latte umano, nei casi in cui l’allattamento al seno materno risulta compromesso, ed anche nei casi in cui il neonato dopo lo svezzamento sviluppa l’Allergia alle Proteine del Latte Vaccino (APLV), problema che coinvolge circa il 3% dei bambini al di sotto dei tre anni di età e rappresenta la causa più frequente di allergia alimentare nei neonati. Il trattamento terapeutico è rappresentato dalla immediata eliminazione delle proteine del latte bovino dalla dieta. Poiché le esigenze nutrizionali nei primi due anni sono soddisfatte principalmente dal latte, è necessario, nel caso di allergia, sostituirlo con alimenti che siano in grado di apportare gli stessi nutrienti e la stessa energia, di buona palatabilità, un costo non eccessivo e, infine, effetto ipo o anallergico. L’industria agro-alimentare offre a tal proposito formulazioni ipoallergeniche a base di idrosilati di proteine vegetali, che sono caratterizzate da costi spesso elevati, sapore non troppo gradevole e rischio di cross-reattività in soggetti sensibili. Il latte d’asina è penalizzato da una mancata commercializzazione su larga scala, dovuta in parte alla stagionalità della produzione da parte delle asine, animali a fotoperiodo positivo, e anche alle ridotte produzioni di latte che si registrano con questa specie mammifera. Con il termine liofilizzazione si intende il processo per mezzo del quale si verifica la disidratazione per sublimazione di prodotti congelati in particolari condizioni di temperatura e pressione. I prodotti così ottenuti hanno un peso ridotto del 92%, un considerevole aumento della conservabilità e la tendenza a riacquisire caratteristiche simili al prodotto originale in seguito alla reidratazione. Il presente studio ha valutato la qualità nutrizionale del latte di asina liofilizzato. Essendo questo latte utilizzato soprattutto nell’alimentazione dei bambini allergici al latte bovino, è di fondamentale importanza che il prodotto ricostituito conservi quasi intatte le caratteristiche del latte fresco originale. I risultati ottenuti in questo lavoro dimostrato che la composizione chimica del latte fresco e del latte di asina ricostituito (rapporto 1 a 10 peso/volume) non risulta significativamente differente. Dai risultati ottenuti si può affermare che il processo di liofilizzazione del latte di asina mantiene praticamente inalterate le caratteristiche nutrizionali di questo alimento.
Caratteristiche nutrizionali del latte di asina liofilizzato
Paolo Polidori;Silvia Vincenzetti
2018-01-01
Abstract
Numerosi studi clinici hanno dimostrato che il latte di asina risulta un perfetto sostituto del latte umano, nei casi in cui l’allattamento al seno materno risulta compromesso, ed anche nei casi in cui il neonato dopo lo svezzamento sviluppa l’Allergia alle Proteine del Latte Vaccino (APLV), problema che coinvolge circa il 3% dei bambini al di sotto dei tre anni di età e rappresenta la causa più frequente di allergia alimentare nei neonati. Il trattamento terapeutico è rappresentato dalla immediata eliminazione delle proteine del latte bovino dalla dieta. Poiché le esigenze nutrizionali nei primi due anni sono soddisfatte principalmente dal latte, è necessario, nel caso di allergia, sostituirlo con alimenti che siano in grado di apportare gli stessi nutrienti e la stessa energia, di buona palatabilità, un costo non eccessivo e, infine, effetto ipo o anallergico. L’industria agro-alimentare offre a tal proposito formulazioni ipoallergeniche a base di idrosilati di proteine vegetali, che sono caratterizzate da costi spesso elevati, sapore non troppo gradevole e rischio di cross-reattività in soggetti sensibili. Il latte d’asina è penalizzato da una mancata commercializzazione su larga scala, dovuta in parte alla stagionalità della produzione da parte delle asine, animali a fotoperiodo positivo, e anche alle ridotte produzioni di latte che si registrano con questa specie mammifera. Con il termine liofilizzazione si intende il processo per mezzo del quale si verifica la disidratazione per sublimazione di prodotti congelati in particolari condizioni di temperatura e pressione. I prodotti così ottenuti hanno un peso ridotto del 92%, un considerevole aumento della conservabilità e la tendenza a riacquisire caratteristiche simili al prodotto originale in seguito alla reidratazione. Il presente studio ha valutato la qualità nutrizionale del latte di asina liofilizzato. Essendo questo latte utilizzato soprattutto nell’alimentazione dei bambini allergici al latte bovino, è di fondamentale importanza che il prodotto ricostituito conservi quasi intatte le caratteristiche del latte fresco originale. I risultati ottenuti in questo lavoro dimostrato che la composizione chimica del latte fresco e del latte di asina ricostituito (rapporto 1 a 10 peso/volume) non risulta significativamente differente. Dai risultati ottenuti si può affermare che il processo di liofilizzazione del latte di asina mantiene praticamente inalterate le caratteristiche nutrizionali di questo alimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.