Protagonista dell’architettura al crepuscolo del barocco, Carlo Fontana (1638-1714) si fa interprete di una società in graduale mutamento, dedicandosi alla progettazione di edifici che hanno il pregio di misurarsi con tipologie innovative per quel tempo. Le sue elaborazioni si dispiegano dai manufatti di uso domestico, agli interni, all’architettura civile, religiosa e militare, fino alle più impegnative infrastrutture urbane e territoriali. La regolarizzazione dei procedimenti edilizi, l’attenzione per un’architettura che risponda a criteri sociali e assistenziali, l’ottimizzazione dei servizi, sono tutti elementi alla base della ricerca di Fontana, il quale interpretò e valorizzò le idee e i procedimenti già avviati da Gian Lorenzo Bernini, da Francesco Borromini, da Pietro da Cortona e da Carlo Rainaldi. Fontana persegue la codificazione di un nuovo linguaggio architettonico, comprensibile e trasmissibile, realizzando un diverso lessico barocco, che venne esportato in tutte le maggiori corti d’Europa. Laddove Bernini, Borromini e Cortona cercavano l’individualità dell’architettura, Fontana mette in discussione proprio l’individualità, a favore della costruzione di un repertorio comune europeo. Nel 2014, in occasione della ricorrenza del trecentesimo anniversario della morte di Carlo Fontana, l’Accademia Nazionale di San Luca, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana - Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, gli ha dedicato un convegno internazionale, con l’intento di analizzare l’orizzonte cosmopolita che ha caratterizzato la produzione, l’insegnamento e il pensiero di Fontana, Celebrato Architetto. Questo volume raccoglie gli esiti delle tre giornate di studi e del dibattito che ne è seguito. Con riconoscenza è dedicato a Hellmut Hager.

Carlo Fontana 1638-1714 Celebrato Architetto

Giuseppe Bonaccorso;
2017-01-01

Abstract

Protagonista dell’architettura al crepuscolo del barocco, Carlo Fontana (1638-1714) si fa interprete di una società in graduale mutamento, dedicandosi alla progettazione di edifici che hanno il pregio di misurarsi con tipologie innovative per quel tempo. Le sue elaborazioni si dispiegano dai manufatti di uso domestico, agli interni, all’architettura civile, religiosa e militare, fino alle più impegnative infrastrutture urbane e territoriali. La regolarizzazione dei procedimenti edilizi, l’attenzione per un’architettura che risponda a criteri sociali e assistenziali, l’ottimizzazione dei servizi, sono tutti elementi alla base della ricerca di Fontana, il quale interpretò e valorizzò le idee e i procedimenti già avviati da Gian Lorenzo Bernini, da Francesco Borromini, da Pietro da Cortona e da Carlo Rainaldi. Fontana persegue la codificazione di un nuovo linguaggio architettonico, comprensibile e trasmissibile, realizzando un diverso lessico barocco, che venne esportato in tutte le maggiori corti d’Europa. Laddove Bernini, Borromini e Cortona cercavano l’individualità dell’architettura, Fontana mette in discussione proprio l’individualità, a favore della costruzione di un repertorio comune europeo. Nel 2014, in occasione della ricorrenza del trecentesimo anniversario della morte di Carlo Fontana, l’Accademia Nazionale di San Luca, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana - Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, gli ha dedicato un convegno internazionale, con l’intento di analizzare l’orizzonte cosmopolita che ha caratterizzato la produzione, l’insegnamento e il pensiero di Fontana, Celebrato Architetto. Questo volume raccoglie gli esiti delle tre giornate di studi e del dibattito che ne è seguito. Con riconoscenza è dedicato a Hellmut Hager.
2017
9788897610205
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