Intorno alla metà degli anni sessanta, quando Salvatore Gregorietti era agli inizi della sua carriera professionale, in Italia una serie di trasformazioni stavano ristrutturando profondamente il contesto dentro cui i grafici avevano operato fino a quel momento. Nel periodo immediatamente precedente, dal dopoguerra fino al miracolo economico, le diverse voci autoriali della grafica italiana avevano incontrato senza troppe difficoltà le esigenze promozionali delle aziende. Il lavoro dei progettisti grafici si concentrava molto più spesso sulle singole azioni di comunicazione dell’industria (gli annunci ei manifesti, i cataloghi, gli allestimenti espositivi, l’editoria aziendale ecc.) che non sulla messa a punto di un piano, di un programma di immagine concepito sulla carta. In questa cornice, fino alla metà degli anni sessanta, il centro dell’attività del grafico restava in larga parte la pubblicità. O almeno questo era il termine con il quale più frequentemente era definito il lavoro grafico: “arte pubblicitaria".

Grafica e comunicazione di impresa in Italia / Graphic design and corporate communication in Italy

Vinti, Carlo
2017-01-01

Abstract

Intorno alla metà degli anni sessanta, quando Salvatore Gregorietti era agli inizi della sua carriera professionale, in Italia una serie di trasformazioni stavano ristrutturando profondamente il contesto dentro cui i grafici avevano operato fino a quel momento. Nel periodo immediatamente precedente, dal dopoguerra fino al miracolo economico, le diverse voci autoriali della grafica italiana avevano incontrato senza troppe difficoltà le esigenze promozionali delle aziende. Il lavoro dei progettisti grafici si concentrava molto più spesso sulle singole azioni di comunicazione dell’industria (gli annunci ei manifesti, i cataloghi, gli allestimenti espositivi, l’editoria aziendale ecc.) che non sulla messa a punto di un piano, di un programma di immagine concepito sulla carta. In questa cornice, fino alla metà degli anni sessanta, il centro dell’attività del grafico restava in larga parte la pubblicità. O almeno questo era il termine con il quale più frequentemente era definito il lavoro grafico: “arte pubblicitaria".
2017
978-8857237053
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/406858
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