Rituali e macchine. Lo spazio del cibo, dalla dimensione domestica alla sfera pubblica

Il saggio è una riflessione sul ruolo dello spazio del cibo all'interno della casa come vero paradigma sociale. Fin dagli albori dell’epoca moderna l’ambiente domestico nasce come un potente meccanismo sociale di produzione di ruoli e comportamenti che progressivamente si codi cano e si ritualizzano. Tra tutte le attività della casa, la preparazione e il consumo del cibo assurgono a topos dell’unità familiare e quindi della sua dimensione pubblica. I riti quotidiani del mangiare sanciscono la capacità della famiglia di sopravvivere e riprodursi mentre le ce- rimonie del cibo, come ad esempio nei matrimoni, legano i membri della famiglia e ne ampliano l’estensione e la sfera di infuenza. Nell'epoca moderna è proprio nella cucina che la dimensione domestica diventa il paradigma concreto del funzionamento della società. La progressiva privatizzazione dello spazio pubblico e il primato del lavoro sulla vita sono tra gli aspetti più evidenti dell’estendersi delle categorie del domestico fino all’esplosione della società del benessere dove la stessa socializzazione, a partire dal cibo, diventa il vero motore del sistema dei consumi.