In ambito di prevenzione non cè settore che stia vivendo un periodo di crisi quanto quello delle vaccinazioni. Nonostante l’efficienza dell’organizzazione dei servizi sanitari, si osserva un ritardo nell’adesione o, addirittura, un rifiuto della vaccinazione. Per far fronte al fenomeno urgono provvedimenti capaci di affrontare e risolvere il problema. A tale scopo è appropriato individuare il fenomeno all’interno di una certa area geografica o contesto sociale; in tal senso si ritengono importanti l’uso di strumenti come i TIP (Tailoring Immunization Programmes), le numerose survey e la digitalizzazione delle anagrafi vaccinali. Nell’affrontare la vaccine hesitancy diventa prioritaria l’intercettazione e il recupero degli individui che si esentano dalle vaccinazioni obbligatorie o raccomandate o le ritardano. In questo, la massima efficacia è attribuita alla comunicazione specialmente tramite colloqui medico-genitori, dove, con le giuste accortezze ed i giusti argomenti, è possibile aumentare la conoscenza dei vaccini e delle vaccinazioni nei genitori esitanti anche nel periodo precedente al parto (dove questi colloqui sembrano essere più efficaci). I genitori non dovrebbero soltanto essere informati sugli aspetti sanitari, ma debbono anche essere ascoltati, rispettati nei loro dubbi. Solo nella fase successiva possono essere informati sia sulla sicurezza dei vaccini che sui rischi delle malattie prevenibili con essi. Molti studi confermano che queste argomentazioni sono più efficaci nel contrastare il fenomeno rispetto al ribaltare le convinzioni errate riguardo ai rischi legati alle vaccinazioni. Anche questo rientra nel processo di “lotta alla disinformazione” in ambito di vaccini, che allo stesso tempo però va operata anche sul Web - a cui va ridato un compito educativo visto che ora è la maggiore fonte di disinformazione - sui Social Network e sui Media. Questa opera educativa e di convincimento deve partire prima di tutto dagli operatori sanitari. Parole chiave: vaccini, vaccine hesitancy
VACCINE HESITANCY, UN PROBLEMA DI SANITA’ PUBBLICA
M. Cocchioni;CONTRATTI, CARLO MARIA;Fabio Petrelli;A. Celestino;I. Grappasonni
2016-01-01
Abstract
In ambito di prevenzione non cè settore che stia vivendo un periodo di crisi quanto quello delle vaccinazioni. Nonostante l’efficienza dell’organizzazione dei servizi sanitari, si osserva un ritardo nell’adesione o, addirittura, un rifiuto della vaccinazione. Per far fronte al fenomeno urgono provvedimenti capaci di affrontare e risolvere il problema. A tale scopo è appropriato individuare il fenomeno all’interno di una certa area geografica o contesto sociale; in tal senso si ritengono importanti l’uso di strumenti come i TIP (Tailoring Immunization Programmes), le numerose survey e la digitalizzazione delle anagrafi vaccinali. Nell’affrontare la vaccine hesitancy diventa prioritaria l’intercettazione e il recupero degli individui che si esentano dalle vaccinazioni obbligatorie o raccomandate o le ritardano. In questo, la massima efficacia è attribuita alla comunicazione specialmente tramite colloqui medico-genitori, dove, con le giuste accortezze ed i giusti argomenti, è possibile aumentare la conoscenza dei vaccini e delle vaccinazioni nei genitori esitanti anche nel periodo precedente al parto (dove questi colloqui sembrano essere più efficaci). I genitori non dovrebbero soltanto essere informati sugli aspetti sanitari, ma debbono anche essere ascoltati, rispettati nei loro dubbi. Solo nella fase successiva possono essere informati sia sulla sicurezza dei vaccini che sui rischi delle malattie prevenibili con essi. Molti studi confermano che queste argomentazioni sono più efficaci nel contrastare il fenomeno rispetto al ribaltare le convinzioni errate riguardo ai rischi legati alle vaccinazioni. Anche questo rientra nel processo di “lotta alla disinformazione” in ambito di vaccini, che allo stesso tempo però va operata anche sul Web - a cui va ridato un compito educativo visto che ora è la maggiore fonte di disinformazione - sui Social Network e sui Media. Questa opera educativa e di convincimento deve partire prima di tutto dagli operatori sanitari. Parole chiave: vaccini, vaccine hesitancyFile | Dimensione | Formato | |
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