Il volume, nella prima parte, analizza le premesse culturali e filosofiche delle questioni dell’identità e della differenza e la loro ricaduta sui diritti, in un’ottica di decostruzione delle retoriche sull’alterità e tenendo in considerazione le dimensioni antropologica e culturale. La seconda parte è dedicata all’analisi dei dati sulle migrazioni a livello globale, per concentrarsi poi sulla situazione italiana al fine di far emergere, tra l’altro, l’insussistenza dell’allarmismo e delle retoriche dell’“invasione”, che spesso vengono agitate in Europa dagli “imprenditori della paura”. La terza parte si concentra sulla conduzione di un’indagine tesa a individuare le fonti normative, le implicazioni pratiche dell’accoglienza, il suo dispiegarsi nelle strutture dedicate a tale compito, le differenze rispetto al “modello” italiano, prendendo in esame quattro paesi europei: Francia, Regno Unito, Germania, Svezia. L’approccio è pragmatico e intende concentrarsi sulle procedure gestionali, sul ruolo delle strutture e degli enti locali d’accoglienza, sull’eventuale individuazione dell’esistenza di pregiudizi e doppi standard in relazione alla nazionalità e ai Paesi di provenienza di richiedenti asilo e rifugiati. In tal senso, le varie fasi che scandiscono le esperienze di accoglienza sono analizzate alla luce del loro profondo legame con la dimensione identitaria del richiedente, che si trova a vivere un momento esistenziale caratterizzato da grande incertezza e precarietà.
Modelli europei di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo
TEDESCO, FRANCESCOMARIA
2016-01-01
Abstract
Il volume, nella prima parte, analizza le premesse culturali e filosofiche delle questioni dell’identità e della differenza e la loro ricaduta sui diritti, in un’ottica di decostruzione delle retoriche sull’alterità e tenendo in considerazione le dimensioni antropologica e culturale. La seconda parte è dedicata all’analisi dei dati sulle migrazioni a livello globale, per concentrarsi poi sulla situazione italiana al fine di far emergere, tra l’altro, l’insussistenza dell’allarmismo e delle retoriche dell’“invasione”, che spesso vengono agitate in Europa dagli “imprenditori della paura”. La terza parte si concentra sulla conduzione di un’indagine tesa a individuare le fonti normative, le implicazioni pratiche dell’accoglienza, il suo dispiegarsi nelle strutture dedicate a tale compito, le differenze rispetto al “modello” italiano, prendendo in esame quattro paesi europei: Francia, Regno Unito, Germania, Svezia. L’approccio è pragmatico e intende concentrarsi sulle procedure gestionali, sul ruolo delle strutture e degli enti locali d’accoglienza, sull’eventuale individuazione dell’esistenza di pregiudizi e doppi standard in relazione alla nazionalità e ai Paesi di provenienza di richiedenti asilo e rifugiati. In tal senso, le varie fasi che scandiscono le esperienze di accoglienza sono analizzate alla luce del loro profondo legame con la dimensione identitaria del richiedente, che si trova a vivere un momento esistenziale caratterizzato da grande incertezza e precarietà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.