Nella fase che si è aperta in Toscana dopo l’approvazione di un quadro normativo che riprendeva le innovazioni urbanistiche maturate nel corso di una lunga stagione di ricerca e di riflessione, l’intero sistema degli enti locali ha partecipato a una febbrile attività di aggiornamento e di revisione critica di strumenti e politiche non più coerenti con il complesso impalcato che la Regione e le Province stavano faticosamente mettendo a punto. Per effetto di questo nuovo impulso anche le amministrazioni che già disponevano di piani urbanistici approvati solo da pochi anni, hanno dato vita ad un complesso iter di formazione dei nuovi atti di governo previsti dalla legge toscana, che ha richiesto in molti casi una lunga gestazione e l’impiego di notevoli risorse. Ora che il numero degli enti locali che è giunto al termine di tale processo appare tutt’altro che trascurabile, è finalmente arrivato il momento di domandarsi se le innovazioni legislative stanno producendo gli effetti sperati, e se la successione tra piano strutturale e operativo sta conseguendo quella flessibilità della pianificazione che sembrerebbe in grado di rispondere alle dinamiche della società contemporanea. Nella discussione che si è aperta su questi temi - e a cui la ricerca presentata nel volume intende offrire un contributo critico - il saggio passa in rassegna le questioni ancora aperte in vista di una auspicata riforma del governo del territorio.
Dalle regole alle esperienze: bilancio e prospettive
TALIA, Michele
2014-01-01
Abstract
Nella fase che si è aperta in Toscana dopo l’approvazione di un quadro normativo che riprendeva le innovazioni urbanistiche maturate nel corso di una lunga stagione di ricerca e di riflessione, l’intero sistema degli enti locali ha partecipato a una febbrile attività di aggiornamento e di revisione critica di strumenti e politiche non più coerenti con il complesso impalcato che la Regione e le Province stavano faticosamente mettendo a punto. Per effetto di questo nuovo impulso anche le amministrazioni che già disponevano di piani urbanistici approvati solo da pochi anni, hanno dato vita ad un complesso iter di formazione dei nuovi atti di governo previsti dalla legge toscana, che ha richiesto in molti casi una lunga gestazione e l’impiego di notevoli risorse. Ora che il numero degli enti locali che è giunto al termine di tale processo appare tutt’altro che trascurabile, è finalmente arrivato il momento di domandarsi se le innovazioni legislative stanno producendo gli effetti sperati, e se la successione tra piano strutturale e operativo sta conseguendo quella flessibilità della pianificazione che sembrerebbe in grado di rispondere alle dinamiche della società contemporanea. Nella discussione che si è aperta su questi temi - e a cui la ricerca presentata nel volume intende offrire un contributo critico - il saggio passa in rassegna le questioni ancora aperte in vista di una auspicata riforma del governo del territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.