Il sovrappopolamento delle aree urbane, l’aumento dei piccoli nuclei familiari e la crisi economica stanno determinando una crescente riduzione degli spazi abitativi. La casa del futuro sarà, dunque, più piccola e l’arredamento dovrà evolversi in funzione delle nuove metrature. Più piccolo non significa necessariamente scomodo, al contrario può essere sinonimo di funzionale, minimale ed elegante. Perché questo avvenga, però, è fondamentale affrontare la progettazione degli ambienti facendo ricorso a idee creative che determinino vantaggi funzionali. L’eliminazione delle pareti non indispensabili rimane uno dei mezzi più efficaci, ma non è sufficiente. I mobili devono divenire parte di veri e propri sistemi d’arredamento in grado di trasformarsi; la progettazione, in generale, deve ottimizzare gli ambienti, creando una casa intesa come sistema adattativo in grado di soddisfare i bisogni di chi vi abita. Grandi personalità del mondo dell’architettura e dell’industrial design si sono occupate, in periodi storici diversi, del microambiente. I risultati ottenuti hanno in comune l’aver posto l’uomo al centro della progettazione. Un altro elemento ricorrente è la capacità dei sistemi di trasformarsi in funzione delle necessità degli utenti e di adattarsi prontamente ai cambiamenti del contesto. Le micro case del futuro saranno, quindi, organizzate Attraverso sistemi d’arredo intelligenti che sfrutteranno le funzioni hi–tech. È essenziale, però, che tutto ciò che è tecnologico non risulti invasivo. La tecnologia migliore rimane, infatti, quella discreta, quella che non si vede.

MICRO Spazi, MACRO Ambienti

LUPACCHINI, Andrea
2017-01-01

Abstract

Il sovrappopolamento delle aree urbane, l’aumento dei piccoli nuclei familiari e la crisi economica stanno determinando una crescente riduzione degli spazi abitativi. La casa del futuro sarà, dunque, più piccola e l’arredamento dovrà evolversi in funzione delle nuove metrature. Più piccolo non significa necessariamente scomodo, al contrario può essere sinonimo di funzionale, minimale ed elegante. Perché questo avvenga, però, è fondamentale affrontare la progettazione degli ambienti facendo ricorso a idee creative che determinino vantaggi funzionali. L’eliminazione delle pareti non indispensabili rimane uno dei mezzi più efficaci, ma non è sufficiente. I mobili devono divenire parte di veri e propri sistemi d’arredamento in grado di trasformarsi; la progettazione, in generale, deve ottimizzare gli ambienti, creando una casa intesa come sistema adattativo in grado di soddisfare i bisogni di chi vi abita. Grandi personalità del mondo dell’architettura e dell’industrial design si sono occupate, in periodi storici diversi, del microambiente. I risultati ottenuti hanno in comune l’aver posto l’uomo al centro della progettazione. Un altro elemento ricorrente è la capacità dei sistemi di trasformarsi in funzione delle necessità degli utenti e di adattarsi prontamente ai cambiamenti del contesto. Le micro case del futuro saranno, quindi, organizzate Attraverso sistemi d’arredo intelligenti che sfrutteranno le funzioni hi–tech. È essenziale, però, che tutto ciò che è tecnologico non risulti invasivo. La tecnologia migliore rimane, infatti, quella discreta, quella che non si vede.
2017
978-88-255-0288-6
276
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