In tutta Europa, i territori montani sono sottoposti ad un consistente declino economico e demografico. Nell’Appennino l’abbandono delle attività agro-pastorali tradizionali sta portando ad una omogeneizzazione dei paesaggi che porta con sé molti problemi connessi con la conservazione della biodiversità e con la fornitura di servizi ecosistemici da parte del territorio. Per questi motivi la conservazione di una vasta rete di aree aperte (campi e pascoli) costituisce un importante elemento riconosciuto anche dalle direttive europee. Tuttavia, per mantenere la presenza di aree aperte nelle zone montane, è necessario individuare nuove opportunità economiche per le popolazioni residenti. A tal proposito, l’individuazione e la sperimentazione di modalità di innovazione, sia di processo che di prodotto, risultano essere requisiti necessari, contestualmente alla definizione della loro sostenibilità ambientale e della vocazionalità del territorio. Le attività agro-pastorali devono inoltre tenere in conto gli effetti dei cambiamenti climatici in corso. La necessità e la possibilità di contemperare tutte queste esigenze rappresentano tuttavia una delle maggiori opportunità dell’agricoltura di montagna in una visione integrata che unisca lo sviluppo agro-zootecnico con le valenze ambientali e culturali-paesaggistiche del territorio.

La gestione conservativa degli ecosistemi naturali: una questione bio, logica ed etica

SCOCCO, Paola;CATORCI, Andrea;
2017-01-01

Abstract

In tutta Europa, i territori montani sono sottoposti ad un consistente declino economico e demografico. Nell’Appennino l’abbandono delle attività agro-pastorali tradizionali sta portando ad una omogeneizzazione dei paesaggi che porta con sé molti problemi connessi con la conservazione della biodiversità e con la fornitura di servizi ecosistemici da parte del territorio. Per questi motivi la conservazione di una vasta rete di aree aperte (campi e pascoli) costituisce un importante elemento riconosciuto anche dalle direttive europee. Tuttavia, per mantenere la presenza di aree aperte nelle zone montane, è necessario individuare nuove opportunità economiche per le popolazioni residenti. A tal proposito, l’individuazione e la sperimentazione di modalità di innovazione, sia di processo che di prodotto, risultano essere requisiti necessari, contestualmente alla definizione della loro sostenibilità ambientale e della vocazionalità del territorio. Le attività agro-pastorali devono inoltre tenere in conto gli effetti dei cambiamenti climatici in corso. La necessità e la possibilità di contemperare tutte queste esigenze rappresentano tuttavia una delle maggiori opportunità dell’agricoltura di montagna in una visione integrata che unisca lo sviluppo agro-zootecnico con le valenze ambientali e culturali-paesaggistiche del territorio.
2017
978-88-6074-847-8
268
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