Questo volume è il "meridiano" del Superstudio. Raccoglie per la prima volta tutte le opere, i testi e i progetti, del più celebre gruppo di "architettura radicale", secondo la definizione canonica di Germano Celant. Dopo cinquant'anni in cui alle rimozioni storiografiche si sono alternati continui revival sia in ambito nazionale che internazionale, il libro fa il bilancio di questa eccezionale esperienza collettiva dell'architettura del Novecento. Oggi i disegni, i modelli, i celebri fotomontaggi, le lampade, i tavoli e gli altri oggetti di design creati dal Superstudio sono esposti in molti musei del mondo, fra cui il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Frac di Orléans, il Centro per l'arte contemporanea Pecci di Prato e il MAXXI di Roma. Non deve quindi meravigliare che il Superstudio sia un classico, come è nel destino di tutte le avanguardie che una volta storicizzate e musealizzate non riflettono più solo istanze rivoluzionarie, ma costituiscono un nuovo orizzonte di valori condivisi, molto meno astratti e atemporali, che travalicano i confini specialistici per diventare modelli estetici tout court. Tutti i progetti del Superstudio, dai più noti "Il Monumento Continuo" e "Le dodici Città Ideali" a quelli più estremi generati dal ciclo della "Cultura materiale extra-urbana", sono qui generosamente illustrati da un'enorme mole di disegni e documenti inediti, frutto di un lungo e accurato lavoro di ricostruzione archivistica. Il volume è stato pubblicato in concomitanza con la retrospettiva Superstudio 50, ideata da Gian Piero Frassinelli, Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia, a cura di Gabriele Mastrigli, prodotta dal MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo MAXXI Architettura (21 aprile - 4 settembre 2016).

Superstudio, Opere 1966-1978

MASTRIGLI, Gabriele
2016-01-01

Abstract

Questo volume è il "meridiano" del Superstudio. Raccoglie per la prima volta tutte le opere, i testi e i progetti, del più celebre gruppo di "architettura radicale", secondo la definizione canonica di Germano Celant. Dopo cinquant'anni in cui alle rimozioni storiografiche si sono alternati continui revival sia in ambito nazionale che internazionale, il libro fa il bilancio di questa eccezionale esperienza collettiva dell'architettura del Novecento. Oggi i disegni, i modelli, i celebri fotomontaggi, le lampade, i tavoli e gli altri oggetti di design creati dal Superstudio sono esposti in molti musei del mondo, fra cui il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Frac di Orléans, il Centro per l'arte contemporanea Pecci di Prato e il MAXXI di Roma. Non deve quindi meravigliare che il Superstudio sia un classico, come è nel destino di tutte le avanguardie che una volta storicizzate e musealizzate non riflettono più solo istanze rivoluzionarie, ma costituiscono un nuovo orizzonte di valori condivisi, molto meno astratti e atemporali, che travalicano i confini specialistici per diventare modelli estetici tout court. Tutti i progetti del Superstudio, dai più noti "Il Monumento Continuo" e "Le dodici Città Ideali" a quelli più estremi generati dal ciclo della "Cultura materiale extra-urbana", sono qui generosamente illustrati da un'enorme mole di disegni e documenti inediti, frutto di un lungo e accurato lavoro di ricostruzione archivistica. Il volume è stato pubblicato in concomitanza con la retrospettiva Superstudio 50, ideata da Gian Piero Frassinelli, Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia, a cura di Gabriele Mastrigli, prodotta dal MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo MAXXI Architettura (21 aprile - 4 settembre 2016).
2016
9788874628131
284
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