Il saggio analizza le complesse vicende urbanistiche che hanno interessato la regione Marche fra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’70 del Novecento, incentrandosi su alcuni significativi Piani Regolatori Generali elaborati da illustri personalità nel campo dell’urbanistica italiana. In particolare, la lettura degli strumenti urbanistici del territorio Piceno, il Piano Regolatore Generale del 1954-1957 e il successivo Piano del 1963, consente di verificare l’evoluzione delle impostazioni di metodo, dei criteri di analisi e delle scelte pianificatorie. La prima stagione dei PRG, si caratterizza per un sovradimensionamento delle ipotesi di crescita, per una serie di previsioni da attuarsi attraverso interventi di sventramento e sostituzione nei tessuti storici, per un progetto di viabilità di collegamento con le nuove espansioni fuori dalle mura urbane. A partire dagli anni ’70, seguirà la fase dei Piani nei quali si comincia a ragionare sui parametri di crescita della città, sull'incremento dei servizi e del verde, sulle densità residenziali, sui quartieri popolari, sul decentramento delle attività produttive e sull'industrializzazione come tema su cui s’incentra lo sviluppo dei territori.
L’evoluzione dei principi dell’Urbanistica moderna nel territorio di Ascoli Piceno. Un confronto fra il Piano Regolatore Generale del 1954-1957 e il successivo Piano del 1963-1972
PETRUCCI, Enrica
2017-01-01
Abstract
Il saggio analizza le complesse vicende urbanistiche che hanno interessato la regione Marche fra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’70 del Novecento, incentrandosi su alcuni significativi Piani Regolatori Generali elaborati da illustri personalità nel campo dell’urbanistica italiana. In particolare, la lettura degli strumenti urbanistici del territorio Piceno, il Piano Regolatore Generale del 1954-1957 e il successivo Piano del 1963, consente di verificare l’evoluzione delle impostazioni di metodo, dei criteri di analisi e delle scelte pianificatorie. La prima stagione dei PRG, si caratterizza per un sovradimensionamento delle ipotesi di crescita, per una serie di previsioni da attuarsi attraverso interventi di sventramento e sostituzione nei tessuti storici, per un progetto di viabilità di collegamento con le nuove espansioni fuori dalle mura urbane. A partire dagli anni ’70, seguirà la fase dei Piani nei quali si comincia a ragionare sui parametri di crescita della città, sull'incremento dei servizi e del verde, sulle densità residenziali, sui quartieri popolari, sul decentramento delle attività produttive e sull'industrializzazione come tema su cui s’incentra lo sviluppo dei territori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.