La città di S. Benedetto del Tronto ha origini remote e la sua attuale conformazione urbana è il risultato di diversi ampliamenti. Dal “Paese alto”, la «discesa a mare» si verifica a partire dal XVIII secolo, con successivi graduali interventi urbanistici che trasformano la fascia di terreno compresa tra la collina e il mare, in un luogo di villeggiatura e stazione di cura. La riviera viene arricchita prima da villini liberty poi dal nuovo lungomare, disegnato dall’ingegnere Luigi Onorati, nel 1931. Lo scopo del progetto, particolarmente innovativo per il periodo è quello di creare un viale attrezzato, con terrazze prospettanti sulla spiaggia, completate da aiuole di gerani, oleandri e palme. Tra la spiaggia e l’abitato non mancano anche le pinete «affollate nelle serate estive dai villeggianti in cerca di frescura e di piacevolezze». Nei primi anni del Novecento, Onorati si dedicherà anche al “Piano Regolatore e di Ampliamento” della città. La difficoltà di conciliare conservazione e innovazione, emergerà, come in molti altri centri adriatici, a partire da questo primo tentativo di organizzazione urbana. Il paesaggio costiero, perderà nel corso del XX secolo, quel carattere marino e successivamente balneare, descritto in un filmato del 1932 dell’Istituto L.U.C.E., dove si esalta la bellezza del nuovo centro turistico sambenedettese.
San Benedetto del Tronto. “Un piccolo centro sull’Adriatico trasformato in una deliziosa spiaggia che può gareggiare con le ridenti riviere della California”
PETRUCCI, Enrica;DI LORENZO, FRANCESCO;
2016-01-01
Abstract
La città di S. Benedetto del Tronto ha origini remote e la sua attuale conformazione urbana è il risultato di diversi ampliamenti. Dal “Paese alto”, la «discesa a mare» si verifica a partire dal XVIII secolo, con successivi graduali interventi urbanistici che trasformano la fascia di terreno compresa tra la collina e il mare, in un luogo di villeggiatura e stazione di cura. La riviera viene arricchita prima da villini liberty poi dal nuovo lungomare, disegnato dall’ingegnere Luigi Onorati, nel 1931. Lo scopo del progetto, particolarmente innovativo per il periodo è quello di creare un viale attrezzato, con terrazze prospettanti sulla spiaggia, completate da aiuole di gerani, oleandri e palme. Tra la spiaggia e l’abitato non mancano anche le pinete «affollate nelle serate estive dai villeggianti in cerca di frescura e di piacevolezze». Nei primi anni del Novecento, Onorati si dedicherà anche al “Piano Regolatore e di Ampliamento” della città. La difficoltà di conciliare conservazione e innovazione, emergerà, come in molti altri centri adriatici, a partire da questo primo tentativo di organizzazione urbana. Il paesaggio costiero, perderà nel corso del XX secolo, quel carattere marino e successivamente balneare, descritto in un filmato del 1932 dell’Istituto L.U.C.E., dove si esalta la bellezza del nuovo centro turistico sambenedettese.File | Dimensione | Formato | |
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