Non sempre logica e giustizia vanno di pari passo. Talora una medesima parola, come “teorema”, assume significati opposti, di verità dimostrata o di ipotesi strampalata. Esistono tuttavia tra logica e giustizia “innocenti” e sorprendenti analogie. Proveremo a rilevarle, ricavandole da vari casi criminali, spesso solo immaginari, in cui la logica si rivela uno strumento utile, una presenza paradossale o un'assenza imbarazzante. Ci affideremo in questo alle testimonianze di personaggi illustri, da Protagora a Cervantes, da Diderot a Dostoevskij, da Kafka a Lewis Carroll. Incontreremo così varie singolari vicende di giudizi senza logica e logica senza giudizio. Ma istruiremo anche una sorta di processo alla logica stessa, per valutarne i presunti benefici e svantaggi non solo per la giurisprudenza e il diritto, ma anche per la matematica, l'informatica e la scienza in generale. Discuteremo in particolare le varianti giuridiche di quei “teoremi di incompletezza” di Gödel, che mostrano come pure in matematica la verità non sia sempre dimostrabile. Sottolineeremo però che, se non altro, nella buona matematica tutto ciò che è dimostrabile è vero. Ci auguriamo che lo stesso capiti nella buona giustizia.

Logica a processo. Da Aristotele a Perry Mason

LEONESI, Stefano;TOFFALORI, Carlo
2016-01-01

Abstract

Non sempre logica e giustizia vanno di pari passo. Talora una medesima parola, come “teorema”, assume significati opposti, di verità dimostrata o di ipotesi strampalata. Esistono tuttavia tra logica e giustizia “innocenti” e sorprendenti analogie. Proveremo a rilevarle, ricavandole da vari casi criminali, spesso solo immaginari, in cui la logica si rivela uno strumento utile, una presenza paradossale o un'assenza imbarazzante. Ci affideremo in questo alle testimonianze di personaggi illustri, da Protagora a Cervantes, da Diderot a Dostoevskij, da Kafka a Lewis Carroll. Incontreremo così varie singolari vicende di giudizi senza logica e logica senza giudizio. Ma istruiremo anche una sorta di processo alla logica stessa, per valutarne i presunti benefici e svantaggi non solo per la giurisprudenza e il diritto, ma anche per la matematica, l'informatica e la scienza in generale. Discuteremo in particolare le varianti giuridiche di quei “teoremi di incompletezza” di Gödel, che mostrano come pure in matematica la verità non sia sempre dimostrabile. Sottolineeremo però che, se non altro, nella buona matematica tutto ciò che è dimostrabile è vero. Ci auguriamo che lo stesso capiti nella buona giustizia.
2016
978-88-917-4340-4
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