L’idea di riutilizzare parti esistenti per ricomporle in nuovi modi è sempre esistita ed ha interessato tutti i campi a partire dalla cultura. L’intervento sull’esistente oggi rappresenta una condizione ineludibile che investe molti degli ambiti di creatività in cui assistiamo alla necessità di ridefinire le tradizionali categorie di intervento. Nell’architettura, ad esempio, la crescente complessità costituita dalla presenza sul territorio di grandi quantità di “incompiuto” e “rovine” rende necessario ripensare quegli antichi dispositivi di manipolazione del costruito i cui obiettivi non coincidono più con le nuove necessità: l’intervento sull’esistente attraverso azioni consolidate quali il “restauro”, inteso come attività legata alla manutenzione e conservazione di un manufatto storico, il “riuso”, come reimpiego o riutilizzo di materiale antico in costruzioni più recenti, così come la “ristrutturazione”, vengono affiancate e contaminate da altre, più complesse, capaci di rispondere meglio alla complessità della realtà. L’operazione di “riciclo”, come riutilizzo dei materiali di rifiuto e trasformazione della materia prima in prodotto finito, rappresenta una delle azioni più incisive che ha molto in comune con l’idea di Remix. Proprio nel Remix musicale possiamo individuare delle analogie, o quantomeno delle suggestioni più o meno stimolanti, a gerarchia differente di alterazione, utili a definire nuove categorie complesse di intervento in cui musica e architettura ritrovano espliciti punti di contatto.

REMIX

ROMAGNI, Ludovico
2016-01-01

Abstract

L’idea di riutilizzare parti esistenti per ricomporle in nuovi modi è sempre esistita ed ha interessato tutti i campi a partire dalla cultura. L’intervento sull’esistente oggi rappresenta una condizione ineludibile che investe molti degli ambiti di creatività in cui assistiamo alla necessità di ridefinire le tradizionali categorie di intervento. Nell’architettura, ad esempio, la crescente complessità costituita dalla presenza sul territorio di grandi quantità di “incompiuto” e “rovine” rende necessario ripensare quegli antichi dispositivi di manipolazione del costruito i cui obiettivi non coincidono più con le nuove necessità: l’intervento sull’esistente attraverso azioni consolidate quali il “restauro”, inteso come attività legata alla manutenzione e conservazione di un manufatto storico, il “riuso”, come reimpiego o riutilizzo di materiale antico in costruzioni più recenti, così come la “ristrutturazione”, vengono affiancate e contaminate da altre, più complesse, capaci di rispondere meglio alla complessità della realtà. L’operazione di “riciclo”, come riutilizzo dei materiali di rifiuto e trasformazione della materia prima in prodotto finito, rappresenta una delle azioni più incisive che ha molto in comune con l’idea di Remix. Proprio nel Remix musicale possiamo individuare delle analogie, o quantomeno delle suggestioni più o meno stimolanti, a gerarchia differente di alterazione, utili a definire nuove categorie complesse di intervento in cui musica e architettura ritrovano espliciti punti di contatto.
2016
978-88-7462-894-0
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