Le infezioni da Herpesvirus nelle tartarughe terrestri hanno grande importanza in quanto possono causare malattie di diversa gravita'. Analogamente ad altri herpesvirus, questi virus possono dare luogo ad infezioni latenti ed animali infetti asintomatici, in seguito ad eventi stressanti, possono diventare infettanti e presentare la malattia. In assenza di vaccini disponibili, l'individuazione dei soggetti infetti e la corretta gestione sanitaria dei gruppi sono indispensabili per la salvaguardia degli allevamenti. Per sviluppare test diagnostici efficaci e' necessario conoscere bene le caratteristiche genetiche ed antigeniche dei virus che, in questo settore, sono ancora limitate. Ad oggi gli herpesvirus delle tartarughe terrestri non sono classificati ufficialmente. Tuttavia recenti studi scientifici hanno proposto il nome Testudinid Herpesvirus (TeHV), numerando progressivamente in senso cronologico i diversi genotipi rilevati. Attualmente sono stati proposti 4 genotipi di TeHV. L'obiettivo di questo lavoro era quello di identificare i genotipi di TeHV circolanti in tartarughe terrestri in Italia. Per questo scopo sono stati utilizzati 57 campioni di tartarughe terrestri e prelevati tra il 2012 e il 2015. Di queste, 3 tartarughe erano asintomatiche, 30 avevano anamnesi di affezioni orali e/o respiratorie o di convivenza con animali deceduti e 24 avevano anamnesi muta. Il DNA estratto dai tamponi mediante kit commerciale e' stato sottoposto a nested PCR per il gene che codifica la DNA polimerasi. I prodotti ottenuti sono stati sequenziati e sottoposti ad analisi filogenetica. Sono state inoltre condotte PCR e real time Sybr Green PCR per i geni UL5 e UL39. 15 tamponi sono risultati positivi in nPCR, 5 mostravano omologia con sequenze di TeHV-1 e 10 mostravano omologia con sequenze di TeHV-3. Le PCR per i geni UL5 e UL39 condotte in cieco, senza conoscere i risultati dei sequenziamenti, sono risultate positive per UL39 solamente nei 10 campioni di TeHV-3 e per UL5 solamente nei 5 campioni di TeHV-1. I risultati mostrano la circolazione in Italia sia di TeHV-1 che di TeHV-3, non hanno evidenziato TeHV-2 e TeHV-4, e confermano l'utilita' diagnostica di alcuni protocolli di PCR. Questo lavoro rappresenta un punto di partenza per caratterizzare meglio i diversi genotipi di TeHV, per evidenziare eventuali sottotipi e per valutare potenziali correlazioni con le manifestazioni cliniche, il tropismo d'ospite ed il grado di patogenicita'.

Indagine preliminare sulle infezioni da Herpesvirus in tartarughe del genere Testudo in Italia: genotipizzazione e considerazioni diagnostiche

PREZIUSO, Silvia;MORICONI, MARTINA;CUTERI, Vincenzo
2016-01-01

Abstract

Le infezioni da Herpesvirus nelle tartarughe terrestri hanno grande importanza in quanto possono causare malattie di diversa gravita'. Analogamente ad altri herpesvirus, questi virus possono dare luogo ad infezioni latenti ed animali infetti asintomatici, in seguito ad eventi stressanti, possono diventare infettanti e presentare la malattia. In assenza di vaccini disponibili, l'individuazione dei soggetti infetti e la corretta gestione sanitaria dei gruppi sono indispensabili per la salvaguardia degli allevamenti. Per sviluppare test diagnostici efficaci e' necessario conoscere bene le caratteristiche genetiche ed antigeniche dei virus che, in questo settore, sono ancora limitate. Ad oggi gli herpesvirus delle tartarughe terrestri non sono classificati ufficialmente. Tuttavia recenti studi scientifici hanno proposto il nome Testudinid Herpesvirus (TeHV), numerando progressivamente in senso cronologico i diversi genotipi rilevati. Attualmente sono stati proposti 4 genotipi di TeHV. L'obiettivo di questo lavoro era quello di identificare i genotipi di TeHV circolanti in tartarughe terrestri in Italia. Per questo scopo sono stati utilizzati 57 campioni di tartarughe terrestri e prelevati tra il 2012 e il 2015. Di queste, 3 tartarughe erano asintomatiche, 30 avevano anamnesi di affezioni orali e/o respiratorie o di convivenza con animali deceduti e 24 avevano anamnesi muta. Il DNA estratto dai tamponi mediante kit commerciale e' stato sottoposto a nested PCR per il gene che codifica la DNA polimerasi. I prodotti ottenuti sono stati sequenziati e sottoposti ad analisi filogenetica. Sono state inoltre condotte PCR e real time Sybr Green PCR per i geni UL5 e UL39. 15 tamponi sono risultati positivi in nPCR, 5 mostravano omologia con sequenze di TeHV-1 e 10 mostravano omologia con sequenze di TeHV-3. Le PCR per i geni UL5 e UL39 condotte in cieco, senza conoscere i risultati dei sequenziamenti, sono risultate positive per UL39 solamente nei 10 campioni di TeHV-3 e per UL5 solamente nei 5 campioni di TeHV-1. I risultati mostrano la circolazione in Italia sia di TeHV-1 che di TeHV-3, non hanno evidenziato TeHV-2 e TeHV-4, e confermano l'utilita' diagnostica di alcuni protocolli di PCR. Questo lavoro rappresenta un punto di partenza per caratterizzare meglio i diversi genotipi di TeHV, per evidenziare eventuali sottotipi e per valutare potenziali correlazioni con le manifestazioni cliniche, il tropismo d'ospite ed il grado di patogenicita'.
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